La diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro esprime la propria profonda gratitudine nei confronti di Patrizio Bertelli, Presidente del Gruppo Prada, per la generosa donazione che ha destinato alla Pieve di Santa Maria Assunta in Arezzo, uno dei gioielli dโarte e della fede piรน preziosi per la Chiesa diocesana e la comunitร di Arezzo. Si tratta di un milione di euro che verranno utilizzati per gli importanti e improrogabili lavori di restauro e manutenzione di un edificio tanto bello, quanto fragile, a cui tutti gli aretini sono profondamente legati.
โSono molto contento โ dice il vescovo diocesano mons. Andrea Migliavacca – e ringrazio Patrizio Bertelli per lโimportante donazione che ha dato alla diocesi per intraprendere questi necessari interventi di restauro della bellissima Pieve. ร un contributo che incoraggia ad avviare al piรน presto i lavori e incoraggia anche altri soggetti della cittร , per quanto loro possibile, a fare la propria parte per portare a compimento lโintervento complessivo di recupero di questโopera cosรฌ importante per la cittadinanza e la comunitร ecclesiale. Il mio ringraziamento va anche allโavvocato Giovanni Gatteschi, al ministro Sangiuliano per il suo interessamento personale e va naturalmente alla presenza, collaborazione e intraprendenza della Soprintendenza, per la sua fattiva collaborazione. Insieme a essa, grazie a un tavolo di lavoro comune, intraprenderemo i lavori necessari per mettere a frutto questo prezioso contributoโ.
La Pieve di Santa Maria Assunta, รจ uno dei simboli di Arezzo. La chiesa battesimale urbana sorse tra il V e il VI secolo, a cui ne seguรฌ uno piรน grande intorno al IX secolo. A metร del XII secolo anche la Pieve altomedievale venne demolita e ne fu eretta una nuova in forme romaniche. La caratteristica torre campanaria, detta โdelle cento bucheโ, venne conclusa intorno al 1330. Esternamente oggi la Pieve si presenta con la sua magnifica facciata romanica, suddivisa in un ordine inferiore di cinque arcate cieche su colonne di granito, al quale si sovrappone il loggiato superiore a tre ordini con colonnette tutte diverse tra loro.
Negli anni โ70 del secolo scorso la Pieve รจ stata oggetto di un importante restauro a cura della competente Soprintendenza, con il quale si รจ cercato, per quanto possibile, di arrestare il fenomeno di degrado sulle murature esterne e in particolare sugli elementi lapidei. Un degrado manifestatosi in maniera inequivocabile lo scorso 11 giugno 2023 che ha visto il crollo di porzione di una colonna dalla facciata principale. Giร dal lunedรฌ seguente, grazie al tempestivo intervento della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena Grosseto e Arezzo ci si era attivati per condividere e individuare le ulteriori risorse necessarie per un cosรฌ delicato restauro.ย
โLa necessitร di procedere celermente con importanti interventi conservativi sullo straordinario monumento della Pieve di Santa Maria ha favorito lโattivazione di fondamentali sinergie tra la Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, il Ministero della Cultura e un imprenditore privato โ spiega il Soprintendente, architetto Gabriele Nannetti -. Il primo segnale concreto di operativitร รจ arrivato negli anni scorsi proprio dallo Stato, con le risorse messe a disposizione del Segretariato Regionale MiC per la Toscana e della Soprintendenza, mediante un finanziamento di un milione e centomila euro, finalizzato alla verifica di vulnerabilitร , riduzione del rischio sismico e restauro. Proprio in queste ultime settimane si sta procedendo alla verifica e validazione del progetto esecutivo redatto per la parte architettonica dai funzionari architetti della stessa Soprintendenza e per quella strutturale dallo studio dellโing. Cangi di Cittร di Castello, a seguito di procedura di affidamento di evidenza pubblica.
Da sottolineare come la fase progettuale sia stata preceduta da un esaustivo approfondimento del quadro conoscitivo dellโintera antica fabbrica, mediante attivitร diagnostiche che hanno evidenziato notevoli criticitร sia di carattere strutturale che architettonico. Infatti, con le risorse ministeriali si riuscirร ad affrontare in maniera efficacie solo una parte delle problematiche, come quelle prioritarie riconducibili al rilevante rischio statico e sismico presente sul campanile.
Nei prossimi mesi si procederร allo svolgimento della gara per lโaffidamento dellโappalto e alla successiva apertura del cantiere entro lโestate.
Si ricorda, inoltre, come una parte delle menzionate risorse del Ministero della Cultura, con procedura di somma urgenza del giugno 2023, anche a seguito del crollo di un colonnino in pietra, siano giร state destinate alla messa in sicurezza della facciata principale, attraverso opere provvisionali poste lungo Corso Italia e consolidamenti localizzati, che hanno acconsentito di perseguire anche congrue misure di protezione della pubblica incolumitร .
In questo clima di forti preoccupazioni, ma anche di grande impegno congiunto tra istituzioni ecclesiastiche e pubbliche, la generositร del dottor Patrizio Bertelli e del Gruppo Prada rappresenta un momento di altissimo profilo per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale della Nazione.
Come Soprintendenza ci impegneremo a richiedere ulteriori finanziamenti nelle prossime programmazioni dei lavori pubblici che afferiscono al nostro Ministero, ma in questo momento dobbiamo davvero pronunciare un enorme grazie a Patrizio Bertelli e al Gruppo Prada.
Sono sicuro che insieme al Vescovo Monsignor Andrea Migliavacca e ai nostri rispettivi funzionari e collaboratori riusciremo a portare avanti con responsabilitร , professionalitร , determinazione e sacrificio questa sfida impegnativa, con lโobiettivo impegnare al meglio le risorse disponibili e di trasmettere alle generazioni future i valori religiosi e culturali della Pieve di Santa Mariaโ.
โLa recente caduta di una colonna dalla facciata, che poteva anche trasformarsi in tragedia, ha mostrato a tutti lo stato di degrado della facciata e quanto siano urgenti interventi di consolidamento โ commenta mons. Alvaro Bardelli, parroco della Pieve -. Cosรฌ si รจ destato lโinteressamento della cittร verso questo monumento ed รจ emerso che gli interventi riguardanti la facciata e tutte le colonne dellโabside richiedono circa tre milioni di euro. Tutti fondi da aggiungere a quanto necessario per il consolidamento del campanile e della struttura della chiesa piรน in generale. La famiglia Bertelli ha da sempre legami con la Pieve, un tempo ne era anche parrocchiana. Anche da parte mia vanno i piรน sentiti ringraziamenti per questa donazione cosรฌ importante, sia per lโimporto che per il forte valore simbolico.
Si tratta di un gesto che mostra che ciascuno, compatibilmente con le proprie possibilitร , puรฒ fare molto. ร una vera e propria iniezione di fiducia al complesso e oneroso percorso di riqualificazione della Pieve. Facciamo appello alla generositร degli aretini perchรฉ mossi dal buon esempio, facciano il possibile per raccogliere i fondi necessari per iniziare al piรน presto i lavori. Inoltre, per garantire la massima trasparenza, dโaccordo con la Soprintendenza, รจ stato aperto un apposito conto corrente presso Crรฉdite Agricole intestato alla parrocchia di S. Maria della Pieve sul quale รจ possibile fare donazioni e il cui iban รจ IT80S0623014101000030458848. Nel ringraziare tutti coloro che faranno la propria parte, lโinvito รจ anche a diffidare di coloro che eventualmente si presentassero per la raccolta di fondi senza essere stati autorizzati dalla parrocchia. Gli unici referenti ufficiali per chi volesse dare un contributo sono Romolo Bianchini e Albertoย Papini.
Infine, il mio ringraziamento va anche a tutti coloro che, in passato, in particolare attraverso il Rotary, hanno contribuito alla riqualificazione della Pieve, allโavvocato Gatteschi e al ministro Sangiuliano, informato tempestivamente della situazione della Pieve dalla senatrice Petrucci, che il giorno del crollo della colonna si trovava ad Arezzoโ.
Fonte: Ufficio Stampa