Doveva essere una capanna ad uso venatorio, o almeno come tale era stata autorizzata ed invece i Carabinieri della Sezione di P.G. della Procura di Arezzo si sono trovati di fronte ad un “ristorante di lusso riservato a clienti selezionati”.
Nella tarda mattinata di ieri, i Carabinieri hanno rinvenuto nelle colline di Bucine un ristorante โโcamuffatoโโ da manufatto per esigenze venatorie che, secondo le dichiarazioni rese dai tecnici che lโavevano progettato e dichiarato come tale, doveva essere costituito da una struttura interamente in legno ad impatto zero senza opere murarie e pavimenti ed invece quello che รจ apparso agli occhi dei militari si รจ rivelato essere tuttโaltro:
strutture in cemento con parcheggio, una cucina industriale, celle frigorifere, magazzini, pavimenti in gres porcellanato con tanto di refettorio e dependance, nonchรฉ decine di metri di marciapiede.
Immediato lโintervento sul posto dellโUfficio Tecnico dello stesso Comune di Bucine che, ha confermato lโassoluta abusivitร della struttura, consentendo ai militari della Procura, dโintesa con il Pubblico Ministero di turno, di procedere allโimmediato sequestro di tutti i manufatti abusivi che dovranno essere ora oggetto di ulteriori accertamenti tecnici per quantificare lโeffettiva entitร degli stessi prima di giungere allโinevitabile demolizione di tutto il complesso stante la sua assoluta insanabilitร .
Per questo sopra accaduto i rappresentanti legali di due squadre di caccia al cinghiale sono stati deferiti all’Autoritร Giudiziaria per aver realizzato lavori, opere e manufatti in totale difformitร dal titolo edilizio presento al Suap di Bucine.