Ai cambiamenti climatici che hanno messo a ferro e a fuoco la campagna con le sue produzioni agricole, si aggiungono iย danni provocati dagli ungulati. Sono proprio di questi giorni gli ultimi gridi di allarme che arrivano daiย produttori agricoliย che svolgono le proprie attivitร prevalentemente inย Val di Chio.ย
โDa metร giugno fino allโapertura della caccia, siamo sempre presi di miraย โ afferma unย imprenditore agricolo della Val di Chioย โย Passiamo gran parte della giornata ad osservare e proteggere le nostre coltivazioni. Bisogna fare qualcosa di concreto per mettere fine a questo scempio. Gli aiuti economici, poi, non sono mai equivalenti allโeffettivo danno subitoโ.

Che siano ungulati o altri animali selvatici, le strade e le campagne del territorio castiglionese non sono piรน sicure neanche per i ciclisti e gli automobilisti. Una situazione, quella relativa alla sicurezza, a cui si devono sommare i danni che periodicamente denunciano le aziende agricole: interi campi di mais e girasole โdivoratiโ dai cinghiali, senza dimenticare gli assalti notturni alle vigne.
โIl territorio, ricco di produzioni agroalimentari, sta subendo, da anni, gravi perdite economiche dovute al numero smisurato di ungulati presenti. I pericoli concreti per la salute dei cittadini e la loro sicurezza vanno affrontati con decisione. Occorre avviare un piano straordinario al quale partecipino tutti gli attori istituzionali e non solo, per rendere piรน efficaci e puntuali i piani di contenimento contro la proliferazione dei cinghialiโย dichiaraย lโassessore allโAgricoltura, Francesca Sebastiani.