Nuntio vobis gaudium magnum: le mascherine all’aperto non servono a nulla

di Stefano Pezzola

Sebbene in Italia non sia più in vigore lo stato di emergenza e la variante Omicron 2 circoli con forza ma con pericolosità ridotta ad influenza, tantissimi italiani continuano ad indossare mascherine Ffp2 all’aperto.

Oggi in loro soccorso arrivano le virostar televisive.
Le misure di contenimento come le mascherine servono a poco, bisogna cambiare politica e proteggere i fragili” ha affermato Andrea Crisanti.
Le mascherine Ffp2 sono un fallimento contro Omicron, è un errore fuorviante credere che ci proteggano dal virus” ha aggiunto Matteo Bassetti.

Bene, prendiamone atto.
Magari ricordando agli sbadati lettori che nei magazzini della struttura Commissariale, che fu di Domenico Arcuri, giacciono oltre 218 milioni di mascherine inutilizzabili che ci costano ogni mese 313 mila euro di stoccaggio.
Una cifra imbarazzante e vergognosa a cui occorre aggiungere 698 mila euro utilizzati per pagare la società incaricata di smaltire questi circa 2.500 tonnellate di rifiuti.

Le mascherine all’aperto riducono ulteriormente le già trascurabilissime possibilità di infettarsi al di fuori dai luoghi chiusi, ma c’è ancora qualcuno che ostinatamente, e sbagliando di grosso, insegue il rischio zero.
Due anni di provvedimenti dell’esecutivo di carattere prettamente psicologico, ammonimenti mediatici, piccoli atti di terrorismo a fin di bene dirà qualcuno.

Adesso però basta, torniamo alla normalità.
I rischi di contrarre un virus ci sono sempre stati e sempre ci saranno: molti hanno deciso di affrontarli da tempo continuando a vivere, altri hanno creduto possibile non correrli chiudendosi in una bolla fatta di farmaci mRNA, mascherine e contatti sociali ridotti all’osso.
Peccato che adesso siano proprio loro a contagiarsi.

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