La Val di Chio non smette mai di sorprendere. Non solo per la bellezza della natura, ma anche per quelle piccole e silenziose testimonianze che la tradizione contadina ha lasciato negli anni sul territorio.
Come ad esempio le Maestà, delle edicole votive poste agli incroci delle strade, che rappresentano senza dubbio uno degli elementi più autentici della religiosità popolare e che spesso, purtroppo, vengono “dimenticate”.
Da qualche settimana la Maestà che si trova nei pressi dell’incrocio per Gaggioleto ha ritrovato nuovo splendore grazie al gesto generoso di un illustre cittadino americano da anni residente nella valle, che a proprie spese – e con grande determinazione – ne ha finanziato e curato il restauro conservativo, riportandola alla sua originaria bellezza.
Il cittadino americano in questione è l’avvocato Aubrey M. Daniel III, trasferitosi in Val di Chio nel 2006 e che negli Stati Uniti si è distinto fin da giovane nel corpo legale dell’esercito americano come capitano procuratore.
Aubrey è salito agli onori delle cronache a livello internazionale per aver sostenuto con rigore e integrità la causa della corte marziale al Tenente William L. Calley Jr., condannato per il suo ruolo nel tragico massacro di My Lai in Vietnam nel marzo del 1968.
Il suo nome è legato anche a una celebre lettera scritta nel 1970 e indirizzata al Presidente Richard Nixon, in cui Aubrey criticava apertamente la decisione del Presidente di accordare a Calley uno sconto di pena, guadagnandosi rispetto e notorietà in ambito giuridico e civile.
Dopo la carriera militare, ha esercitato per decenni come avvocato di spicco presso Williams & Connolly LLP, probabilmente lo studio legale più prestigioso degli Stati Uniti, con sede a Washington DC, che tra i suoi clienti ha annoverato, tra gli altri, anche l’ex Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton.
Aubrey, innamorato dell’Italia e della “sua” Val di Chio, dove risiede da quasi vent’anni, ha scelto quindi di farsi carico dell’intero progetto di recupero della Maestà, spinto dal forte legame che negli anni ha instaurato con la comunità locale, oltre che dalla profonda stima per la bellezza e la storia della valle.
L’intervento, realizzato nel pieno rispetto del contesto storico e paesaggistico, ha riguardato una cappellina che già al tempo del Catasto Leopoldino del 1823 risultava collocata al centro dell’incrocio.
Oggi, pur trovandosi ai margini della strada, la Maestà continua a vegliare sul cammino di chi attraversa la valle, ricordando a chi sa osservare con attenzione le tracce di una devozione antica e radicata.
“Non sarà passato inosservato l’intervento di restauro conservativo della Cappellina dedicata alla Madonna nei pressi della Chiesa della Pieve di Chio – dichiara il Sindaco Mario Agnelli -.
Nessun merito all’Amministrazione Comunale, che va attribuito invece ad un cittadino americano che, innamorato della Val di Chio, vive da anni a Gaggioleto e ha voluto riportare al suo antico splendore questo piccolo edificio sacro a cui la comunità Valligiana è devota. A nome di tutti grazie Aubrey!”