Un tour tra le bellezze artistiche di Arezzo con Liletta Fornasari

La fede espressa tra scienza, arti e comunicazione al centro del nuovo ciclo di appuntamenti del Festival dello Spirito.

La seconda edizione della rassegna organizzata dall’associazione culturale Almasen con Serra Club Arezzo e Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro proseguirà con ben cinque incontri nell’arco di una sola settimana, tutti a ingresso libero e gratuito, in cui sarà possibile approfondire le diverse forme di espressione e di manifestazione dello Spirito nel corso dei secoli.

Un percorso alla scoperta delle bellezze artistiche, architettoniche e culturali tra le chiese del centro storico di Arezzo sarà proposto sabato 18 ottobre, a partire dalle 15.00, con un tour con partenza da San Domenico che sarà guidato dalla dottoressa Liletta Fornasari.

La camminata “Lo Spirito e l’Arte. Alla scoperta dei Crocifissi” passerà da Museo Diocesano, Santa Maria delle Pieve, basilica di San Francesco e badia delle Sante Flora e Lucilla per valorizzare la rappresentazione della fede attraverso le arti figurative e la sua forza ispiratrice espressa dalle opere di grandi pittori quali Cimabue, Piero della Francesca, Giorgio Vasari e Spinello Aretino.

Per informazioni e prenotazioni è possibile visitare il sito www.festivaldellospirito.it. Questa esperienza sarà anticipata alle 18.30 di giovedì 16 ottobre nel palazzo di Fraternita dei Laici in piazza Grande dalla conferenza “La medicina spirituale di Santa Ildegarda von Bingen” che vedrà la presenza come relatore di don Rocco Zappia, studioso e sacerdote della Diocesi di Messina che è stato il primo in Italia a occuparsi dell’impatto di spiritualità e liturgia nel processo di guarigione delle malattie.

Le sue parole accompagneranno alla scoperta dell’attualità del pensiero della monaca benedettina medievale, pioniera di un approccio integrale alla cura dell’uomo attraverso l’equilibrio tra spirito, mente e corpo, spiegando come piante, alimenti, rimedi naturali e abitudini quotidiane siano strumenti donati da Dio per curarsi.

Il programma del Festival dello Spirito proseguirà poi con tre appuntamenti accomunati dal tema “Come si comunica la Speranza” a partire dalle 15.30 di domenica 19 ottobre con un dibattito ospitato dalla Sala Grande di Giustizia del Palazzo Vescovile dove sono attesi gli interventi di Franco Vaccari (presidente di Rondine Cittadella della Pace), Emanuela Fogliadini (docente di Arte e Teologia all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano e di Pavia), monsignor Andrea Migliavacca (vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro), Lucia Tanti (vicesindaco di Arezzo) e Simone Siliani (direttore della Fondazione Finanza Etica).

Questo evento sarà arricchito dalla premiazione del vincitore del concorso scolastico per la creazione del bozzetto per l’abbellimento del frontone principale della chiesa di San Giuseppe Artigiano in Arezzo.

La rassegna vivrà poi una tappa in Casentino con il suggestivo scenario di Pieve a Socana che alle 18.30 di martedì 21 ottobre sarà sede dell’incontro “La speranza, arte dell’impossibile” con il religioso, scrittore e tanatologo Padre Guidalberto Bormolini che parlerà del valore della speranza come forza trasformativa capace di illuminare anche i momenti più difficili dell’esistenza attraverso la costruzione di legami di pace e fiducia tra le persone.

La conclusione di questo ciclo di iniziative sarà alle 18.00 di mercoledì 22 ottobre, nella chiesa di Santa Maria in Gradi, con “VSR – Viae Sancti Romualdi” dove i relatori saranno il monaco camaldolese Dom Cesare Bovinelli e il cofondatore di VSR Ciro Costa che accompagneranno in un dialogo sul significato profondo del cammino spirituale come esperienza di incontro, pellegrinaggio interiore e riscoperta delle radici.

L’occasione permetterà di conoscere la Viae Sancti Romualdi che muove i primi passi da Ravenna, città dove San Romualo è nato e fu ordinato abate, passa dalle foreste camaldolesi e arriva fino a Fabriano che conserva le spoglie del monaco, in un itinerario dal forte valore spirituale e naturalistico tra silenzio, contemplazione e riconciliazione.

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