Trieste, imbrattata la foiba di Basovizza. Meloni: “Atto ripugnante”

Tre scritte in lingua slava sono comparse stamattina. Indaga la Digos

TRIESTE – Tre scritte in lingua slava sono comparse nelle prime ore di stamattina nei pressi della foiba di Basovizza.

Tra queste, “Trst je nas” (“Trieste è nostra”), “Smart fasizmu svoboda narodu” (“Morte al fascismo, libertà al popolo”), storico motto dei partigiani jugoslavi, e “Trieste è un pozzo”.

Poco prima delle 10 sono arrivati gli operatori per rimuovere le scritte, in vista della cerimonia prevista per la giornata.

Lunedì, in occasione del Giorno del Ricordo, è attesa una commemorazione ufficiale con la presenza della sottosegretaria alla Pubblica Istruzione, Paola Frassinetti.

Sul caso sta indagando la Digos di Trieste, per individuare gli autori dell’atto e chiarire le circostanze dell’accaduto.

MELONI: “OLTRAGGIO RIPUGNANTE”

“La foiba di Basovizza è un luogo sacro, un monumento nazionale, da onorare con il silenzio e con la preghiera. Oltraggiare Basovizza, per di più con scritte ripugnanti che richiamano a pagine drammatiche della nostra storia, non vuol dire solo calpestare la memoria dei martiri delle foibe ma significa oltraggiare la nazione intera.

Ciò che è accaduto è un atto di gravità inaudita, che non può restareáimpunito”.

Lo dichiara la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Fonte
Agenzia DIRE
www.dire.it

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