Tre workshop di “Conservation photography” nel parco nazionale delle Foreste casentinesi

L’ampliamento del numero degli appassionati alla tecnica e all’arte della fotografia naturalistica, reso possibile dall’abbassamento dei costi e dalla versatilitร  delle strumentazioni digitali, ha avuto importanti ricadute nel campo turistico, ma ha iniziato a presentare nelle aree protette anche dei profili di potenziale criticitร . Tra tutti spicca l’esempio del parco nazionale d’Abruzzo, con l’orso marsicano, uno degli animali piรน amati, di cui tutti vogliono portarsi a casa uno scatto, magari con un parente in primo piano.

“Conservation photography” รจ un progetto con il quale il parco nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna trasmetterร , con specifica attenzione al rispetto delle forme di vita in natura, conoscenza sul territorio protetto e competenza fotografica. I partecipanti a questa proposta faranno proprie, oltre alle principali tecniche di fotografia, nozioni su come approcciare correttamente gli ambienti protetti, acquisendo le basi di ecologia generale, del paesaggio, e biologia della conservazione.
I workshop immersivi saranno un mezzo di condivisione e conoscenza, che permetterร  di vivere esperienze uniche immersi nella rigogliosa e incontaminata natura.

Il primo sarร  dal 26 al 28 maggio e riguarderร  Acquacheta, Piana dei Romiti ed Eremo dei Toschi. Si raggiungerร  la piana sovrastante la cascata dantesca attraverso uno dei sentieri piรน suggestivi. Una speciale autorizzazione, vincolata a rigide regole, permetterร , in linea con gli obiettivi del training, il pernotto in tenda. Il secondo giorno ci si dedicherร  all’Acquacheta, un capolavoro di acqua e roccia, denso di richiami storici e letterari. Sarร  una sessione dedicata allo studio di questi luoghi, che stimoleranno la curiositร  e la fantasia dei partecipanti.

Il terzo giorno si partirร  da Pian d’Astura, per raggiungere il salice di San Benedetto, uno dei giganti verdi del Parco. Sarร  l’occasione per sperimentare e consolidare le tecniche fotografiche apprese.

Il secondo appuntamento sarร  dal 7 al 9 luglio e riguarderร  il pero della Bertesca, Trappisa di sotto e gli Scalandrini.

Si comincerร  con uno degli alberi monumentali piรน rilevanti del Parco: il pero della Bertesca. Suoni, scorci e occhi scrutatori terranno compagnia, alimentando il senso di meraviglia, la curiositร  e la creativitร  fotografica. Ad Eremo nuovo, ci si accamperร  per la notte e sarร  l’occasione per sperimentare le principali tecniche di ripresa notturna.
Il rifugio Trappisa di sotto, il secondo giorno, verrร  raggiunto percorrendo una valle selvaggia in cui sono previsti la sperimentazione ed il consolidamento delle competenze fotografiche acquisite. Verrร  dato risalto alle principali tecniche di ripresa ambientale, a diverse scale (dalla foto di una foglia a quella dell’intero contesto forestale). La notte verrร  trascorsa al rifugio Trappisa di sotto.

Il giorno successivo, in cui dal rifugio Fangacci si raggiungeranno gli Scalandrini, sarร  dedicato alla fotografia paesaggistica, ad ambienti di acqua dolce e dettagli. Si parlerร  di argomenti riguardanti la biologia della conservazione e l’ecologia del paesaggio.

Il terzo ed ultimo workshop, dal 19 al 20 agosto, riguarderร  Capo d’Arno, Lago degli idoli, Castagno Miraglia e Orco.

Dalla Madonna di Montalto ci si sposterร  verso le sorgenti dell’Arno. In questi habitat si avrร  modo di approcciarsi all’ecologia fluviale. Dopo le sorgenti ci si dirigerร  verso il lago degli Idoli, in cui รจ stata raccolta una delle piรน cospicue testimonianze del culto del mondo etrusco. A seguire, nei prati di Montelleri, con un pรฒ di fortuna si potrร  sentire il bramito del cervo, uno degli eventi piรน spettacolari e potenti che si possano vivere, e verranno approfondite le tecniche etiche per approcciarsi alla fotografia degli ungulati. La notte con un’autorizzazione in deroga per le particolari finalitร  del progetto, verrร  trascorsa alle falde del Falterona.

Il giorno successivo sarร  dedicato soprattutto alla fotografia degli alberi monumentali, utilizzando come modelli due veri e propri giganti verdi: il castagno Miraglia e l’Orco (un acero montano). Ci si dedicherร  anche a tematiche forestali, tra le quali il ruolo fondamentale dei decompositori all’interno di questi complessi e fragili ecosistemi. All’interno dei seminari sono previsti incontri con il personale tecnico dell’area protetta e del Reparto carabinieri Parco. Sarร  un’occasione per conoscere persone che hanno scelto di lavorare a stretto contatto con la natura.

Isacco Emiliani, Parigi

I conduttori del corso saranno Isacco Emiliani e Matteo Luciani. Il primo si occupa di progetti di natura ambientale attraverso la fotografia e i video; di luoghi incontaminati e delle persone che li abitano, con iniziative a lungo termine in campo antropologico. Dal 2016 รจ autore della collezione Arctic visions e, nel 2022, ha pubblicato Ottantuno, un libro d’arte sulle notti piรน buie, condivise col nonno, alla scoperta degli alberi piรน “valorosi”.

Luciani รจ fotografo e autore, con formazione universitaria in ecobiologia. Si occupa di progetti naturali ed antropologici in cui unisce fotografia, divulgazione, tutela ambientale. E’ autore di “Custodi erranti, uomini e lupi a confronto” e “Tiberis. L’altra faccia del Tevere”.

I workshop si compongono di attivitร  di tre giorni (due notti). Il costo รจ di 350 โ‚ฌ a persona (esclusi vitto e alloggio). Il numero di partecipanti alle sessioni รจ di massimo dodici unitร . Alla fine del workshop verrร  rilasciato un certificato di partecipazione riconosciuto dall’ente Parco.

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