“Cambiare il metodo per avere risposte più efficaci: è questa la richiesta fatta dai Comuni della zona aretina al Direttore generale dell’Asl sud est Marco Torre.
Non più solo incontri separati, ma un tavolo comune che vede insieme tutta la direzione generale e tutti i Comuni.
Richiesta a cui il dottor Torre ha dato subito riscontro e corso e oggi si è tenuto il primo incontro.
Sul tavolo un elemento di positività che riguarda i lavori al San Donato e la collaborazione tra Comune di Arezzo e Asl per la riqualificazione dell’area del Pionta, accanto a questo punto positivo molte criticità.
L’elenco è nutrito ma i Comuni hanno indicato delle priorità tra le criticità: necessario un nuovo investimento sul personale;
proposta di una sperimentazione sulle politiche degli anziani alla luce di una norma regionale poco efficace ai bisogni reali; potenziamento dei servizi territoriali, a partire dai punti prelievo.
Si pone poi come urgente la nomina del nuovo direttore di zona dopo la “fuga” senza il minimo avviso ai Comuni del dottor Notargiacomo in Umbria.
Scelta legittima ma gestita in maniera scarsamente rispettosa dei Comuni, messi davanti al fatto compiuto e nemmeno avvisati dal diretto interessato.
Al di là delle questioni di stile, resta sul tavolo un fatto:
dopo D’Urso anche Notargiacomo lascia l’aslona in maniera repentina e non concordata. Fughe e silenzi che dovrebbero invitare la Regione ad una riflessione seria sui limiti strutturali di una Asl da cui in molti se ne vanno appena possibile.
L’incontro è stato molto positivo e riconosciamo al dott. Torre grande disponibilità e attenzione: siamo molto fiduciosi che questo nuovo corso sarà positivo per i Comuni e anche per la Asl”.