Seminario sull’”Anji Play”:innovazione internazionale e pedagogia

Si è svolto con successo presso la Scuola comunale dell’Infanzia Orciolaia, un seminario dedicato all’approccio “Anji Play:

il gioco vero”, evento inserito nell’ambito del Progetto “I futuri dell’educazione”, promosso dalla Fondazione Arezzo Comunità e dall’Università degli Studi di Siena – dipartimento di Scienze dell’educazione e della formazione, in collaborazione con l’Ufficio servizi educativi e scolastici del Comune di Arezzo.

Il seminario ha visto l’intervento del Prof. Jesser Coffino, esperto di fama internazionale e stretto collaboratore di Cheng Xueqin, ideatrice dell’innovativa metodologia Anji Play, sviluppata presso il Centro di Ricerca sull’educazione Infantile di Anji in Cina.

L’approccio, incentrato sul valore del gioco libero e sull’autonomia dei bambini, ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nel contesto socio-culturale asiatico.

Circa 50 tra educatrici e insegnanti delle scuole e dei nidi comunali di Arezzo hanno partecipato attivamente al seminario, che si è rivelato un prezioso momento di scambio pedagogico internazionale focalizzato sul confronto tra modelli educativi di due diversi continenti:

Europa ed Asia.

Durante l’incontro, sono emersi numerosi punti di contatto tra gli elementi innovativi dell’Anji Play e il progetto pedagogico già in atto nei servizi educativi aretini.

In particolare, la riflessione si è concentrata sul ruolo cruciale dell’educatore nelle pratiche di documentazione delle attività infantili, sulle potenzialità del gioco libero come motore di apprendimento e sul concetto di rischio e imprevisto come opportunità di crescita.

“La partecipazione delle nostre educatrici e insegnanti testimonia la vivacità e la costante ricerca di innovazione che caratterizzano i nostri servizi educativi,” ha dichiarato il vicesindaco Lucia Tanti.

“L’incontro con un approccio così stimolante come l’Anji Play ci offre preziose prospettive per arricchire ulteriormente la nostra offerta formativa, mettendo al centro l’esperienza diretta e la libera esplorazione dei bambini.

Siamo convinti che questo scambio internazionale possa portare benefici concreti alla qualità dell’educazione dei nostri piccoli cittadini”.

 

 

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