Sanremo, Giovanni Allevi torna dopo la malattia: “Com’è liberatorio essere se stessi” – video

Il pianista, colpito da un mieloma multiplo, è stato per due anni lontano dalle scene

Dopo due anni Giovanni Allevi torna a suonare il pianoforte in pubblico, sul palco del teatro Ariston. È l’emozione più grande della seconda serata del festival di Sanremo: “Non potendo contare sul mio corpo, suonerò con tutta l’anima”, e un’ovazione accoglie le parole del pianista di Ascoli Piceno, tenuto lontano dalle scene da un mieloma multiplo. Il brano scelto per tornare sulle scene è ‘Tomorrow’.

Gli applausi erano già fioccati durante il suo discorso al pubblico, una delicata riflessione su come la malattia cambi la percezione e faccia anche riscoprire la bellezza delle piccole cose. “L’esperienza della malattia apre la mente a nuovi orizzonti e soprattutto apre le porte alla speranza- aveva detto Allevi-. Solo chi la vive può comprendere. Credo che ogni esperienza ci arricchisca, ma quella che ci fa cadere e a tratti ci annienta, in qualche eccezionale modo dona“.

“Non molto tempo fa, prima che accadesse tutto questo, durante un concerto in un teatro pieno, ho notato una poltrona vuota- ha raccontato Allevi, sul palco dell’Ariston-. Come una poltrona vuota? Mi sono sentito mancare. Eppure, quando ero agli inizi, per molto tempo ho fatto concerti davanti ad un pubblico di quindici, venti persone ed ero felicissimo. Oggi, dopo la malattia, non so cosa darei per suonare davanti a quindici persone”.

Poi, il ringraziamento commosso a medici, infermieri e a tutto il mondo della ricerca scientifica. Allevi esprime “gratitudine nei confronti della bellezza del Creato. Non si contano le albe e i tramonti che ho ammirato da quelle stanze d’ospedale. Il rosso dell’alba è diverso dal rosso del tramonto. Un altro dono. La gratitudine per il talento di medici e infermieri. La riconoscenza per l’affetto, la forza, l’esempio che ricevo dagli altri pazienti, i guerrieri, così li chiamo. E lo sono anche i loro familiari, e lo sono anche i genitori dei piccoli guerrieri. Vi ho portato tutti qui con me sul palco. Facciamo loro un applauso”.

“Quando tutto crolla e resta in piedi solo l’essenziale, il giudizio che riceviamo dall’esterno non conta più. Io sono quel che sono, voglio andare fino in fondo a questo pensiero- riflette Allevi-. Cosa mai sarà un giudizio dall’esterno? Voglio accettare il nuovo Giovanni. Com’è liberatorio essere se stessi”, e mostra la nuova chioma, tutta grigia e bianca. Applausi e commozione per lui.

Fonte
Agenzia Dire
www.dire.it

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