Cofondatore dell’associazione insieme a Don Angelo Chiasserini e ad alcuni laici, parroco ricordato con affetto e riconoscenza e caro amico di quanti hanno condiviso le sue passioni, sportive, culturali, storiche o religiose che fossero.
Dal momento che una sua pubblicazione, il Viva Maria aretino, edita più di un quarto di secolo fa, è andata esaurita, abbiamo ritenuto opportuna una ristampa che offriamo oggi a tutti quegli aretini che non hanno goduto della sua lettura.
Trasporre, in ottava rima, le pagine di storia più gloriose scritte dall’intero popolo aretino, è stata, a mio parere, un’iniziativa geniale per offrire ai suoi concittadini la possibilità di conoscere le proprie radici e la grandezza dei nostri antenati.
Tutto questo sotto forma di un poetare leggero e scanzonato, tipicamente aretino, ma storicamente ineccepibile. Il nostro auspicio è che, riscoprendo le proprie radici, i nostri concittadini ritornino a dare buoni frutti. Grazie, Don Antonio.”
Giovanni Chianucci
“In occasione della giornata dedicata al libro “Viva Maria!” la Curia Vescovile aretina insieme all’Associazione Viva Maria di Arezzo organizza un incontro presso la sede vescovile il giorno 14 giugno 2025 alle ore 10.30 in ricordo di Don Antonio Bacci, autore dell’opera in versi che ripercorre i fatti di quella insurrezione in originale e godibile rima.
A sei anni dalla scomparsa di Don Antonio questo incontro che avrà luogo nella bellissima sala degli affreschi della Curia Aretina sarà anche l’occasione per ricordare la vita e l’intensa e voluminosa opera dell’autore diffusa attraverso conferenze, pubblicazioni di libri, articoli e comunicazioni in riviste specializzate, incentrata nella storia delle chiese, della rete di collegamenti stradali e della storia del vasto territorio della diocesi aretina dall’epoca romana fino al XIX secolo.
L’occasione è stata propiziata anche per arricchire una “piccola biblioteca’ attualmente negli uffici della Curia Vescovile di Piazza del Duomo, degli scritti dei sacerdoti aretini che hanno rappresentato una fonte importante di notizie per la conservazione della storia e delle radici culturali e religiose della curia e del territorio aretino;
scritti di grande rilevanza scientifica che nel caso di Don Antonio Bacci sono presenti nelle biblioteche dei più importanti istituti culturali internazionali, uno tra tutti la Library of Congress di Washington negli Stati Uniti.
In un’epoca di grandi cambiamenti culturali l’iniziativa di non perdere contatto con la propria storia assume oggi un significato particolarmente importante.”
Fiorenzo Livi, nipote di Don Antonio Bacci