Per un pugno di dollari un pass verso il nulla

Finita la festa di Halloween si avvicina inevitabile come una tempesta tropicale il Black Friday ed in questa imperdibile occasione con il nostro account all’interno dell’app nel device dopo avere maturato un buon know-how anche mentre facciamo running in outdoor potremo flaggare i prodotti che ci interessato per acquistarli on-line sul web con i migliori feedback utilizzando gli sconti di un voucher grazie al cashback. La delivery avverrà in due giorni grazie ad un timing davvero stringente potendo tracciare il QR Code in ogni momento ma nel rispetto della privacy. Gli over 50 avranno qualche difficoltà mentre i teenager aiuteranno la caregiver dei nonni per fare shopping se la pensione non verrà intaccata dalla spending review a causa dell’aumento dello spread.

Abbiamo ceduto l’utilizzo della lingua italiana in favore di un idioma estraneo e straniero che nulla può aggiungere ad una cultura più che due volte millenaria come la nostra e se non invertiremo il fenomeno della incessante deforestazione della nostra lingua madre accadrà che il 24 dicembre invece dei canti natalizi intoneremo happy birthday.

La mutazione e la mutilazione non desta attenzione nemmeno nel mondo dell’istruzione e del merito in quanto non si tratta di una omissione ma di una scelta chiaramente voluta la cui motivazione viene suggerita da Gramsci il quale osservava che  “… Ogni volta che affiora, in un modo o nell’altro, la questione della lingua, significa che si sta imponendo una serie di altri problemi: la formazione e l’allargamento della classe dirigente, la necessità di stabilire rapporti più intimi e sicuri tra i gruppi dirigenti e la massa popolare-nazionale, cioè di riorganizzare l’egemonia culturale” (web site https://www.lacittafutura.it/cultura/gramsci-e-il-ruolo-delle-masse-nella-modernit%c3%a0)

La svendita si è consumata non per effetto della globalizzazione ma in nome di un nuovo ordine mondiale e di una nuova egemonia culturare e poco importa se abbiamo acconsentito alla retrocessione da essere eccezionali ad ordinari perché in compenso oggi siamo un dominio angloamericano abitato da liberi coloni felici di essere al passo con i tempi e partecipi del progresso che avanza distruggendo il linguaggio di figli e figlie.

Alla progressiva erosione della lingua madre corrisponde una progressiva incapacità di esprimere pensieri ed emozioni perché spogliati dalle parole e con un piccolo vocabolario che non ci appartiene viene da sè che il pensiero sia elementare e poco articolato scivolando quindi nel “nulla” della identità culturale di un popolo.

Gli esempi sono a nostra quotidiana disposizione come nel caso dei libri di testo di scuola che contengono meno parole e più foto e disegni così da assomigliare a quelle riviste divulgative che si trovano in edicola e gli effetti già si vedono!

I nostri cavalli di battaglia quali cinema, teatro, letteratura e musica sono tutti in affanno e con il fiato corto perché non è chiaro chi abbia toccato, oggi, la stessa profondità d’animo realizzata fino a pochi anni addietro.

Abbiamo occupato il posto riservato ad una delle poche culle della evoluzione dell’umano ed era un privilegio riservato a pochi ma lo abbiamo svenduto per un pugno di dollari che tra poco saranno non più cartacei ma digitali.

© Riproduzione riservata

1 COMMENTO

  1. Disamina profonda è veritiera, che solo pochi capiranno purtroppo i nostri giovani sono continuamente distratti da una tecnologia che tende ad appiattire ogni rapporto umano, nulla accade per caso.

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