โLโamministrazione comunale ha passato la patata – a suo modo dire non piรน bollente – nelle mani di Asl, Arpat e Regione Toscana.
Per Ghinelli il problema dei cattivi odori nella fascia di territorio tra Ponte a Chiani e il casello autostradale, con vari sconfinamenti verso San Zeno e aree adiacenti, pare non esistere.
Riconducibile semmai ai capricci del meteo e alla bizzarria della rosa dei venti.
In ogni caso, lo studio commissionato dalla giunta confermerebbe che gli odori diminuiscono via via che ci si allontana da tutta quella zona e che nellโarco dellโultimo anno la problematica ha un andamento decrescente.
Cโรจ perรฒ un particolare che รจ impossibile sottacere: la percentuale maggiore delle cause va ascritta allโumido.
Nonostante queste โrassicurazioniโ, restano varie domande: se lโanalisi ha ribadito che i fastidi maggiori per gli abitanti sono in estate e se allo stesso tempo i cittadini segnalano questa situazione da sempre, cโera bisogno di spendere 100.000 euro per arrivare a conclusioni risapute?
Perchรฉ non cercare di capire quale composto specifico viene conferito in questo periodo nellโimpianto di San Zeno e come viene trattato?
Non basta qualche dato analitico quando le soluzioni restano a zero. I cittadini non possono certo dormire sonni tranquilli e dunque essere soddisfatti di una mera presa dโatto peraltro a loro nota da tempoโ.