Lunedì 10 novembre, con l’insediamento del Consiglio regionale della Toscana e la nomina della Giunta per il secondo mandato del Presidente Giani, si è concluso il lavoro guidato dal Partito democratico provinciale di Arezzo per le elezioni regionali.
Nonostante il listino bloccato inserito nella lista regionale, al quale abbiamo sempre espresso contrarietà e che ha, in effetti, dimezzato il numero dei consiglieri eletti nella Provincia di Arezzo, possiamo essere molto soddisfatti per i risultati ottenuti dal Partito democratico in termini di voti assoluti e percentuali di gradimento, per le preferenze ottenute dai nostri candidati e, soprattutto, per il ritorno nell’esecutivo regionale di un Assessore proveniente dal territorio.
La presenza in Giunta era un obiettivo prioritario che c’eravamo dati fin dalla direzione provinciale di agosto, che stabiliva tra le altre cose i criteri per la composizione della nostra lista.
A questo proposito saluto con orgoglio ed emozione la nomina di Filippo Boni Assessore regionale, con lui ho avuto modo di lavorare in stretta collaborazione per un tratto di strada potendone apprezzare le qualità politiche e personali.
Auguro a Boni e a Roberta Casini, che subentra al suo posto in Consiglio regionale, buon lavoro e buona strada per gli anni che verranno, certa che sapranno fare bene entrambi.
Le due tornate elettorali di competenza provinciale che hanno visto impegnata in prima linea la Federazione di Arezzo, le elezioni per il Consiglio provinciale dello scorso autunno e le regionali appena concluse, hanno avuto esiti positivi andati oltre le aspettative iniziali, segno che il partito è vitale, capace di mobilitazione e intelligenza politica.
Questo oggi è ancora più evidente e, nonostante alcune difficoltà e criticità che pure ci sono state, possiamo già dire che ci sono le condizioni per avviare con fiducia una nuova fase che avrà come primo obiettivo la riconquista del governo della città di Arezzo.
Avremo modo di approfondire questi temi e capire come accompagnare il Partito democratico provinciale in questo passaggio delicato durante la prossima direzione provinciale.
