Nuova residenza e mostra a CasermArcheologica a Sansepolcro

El alma después / l’anima dopo, personale dell’artista argentino Oscar Dominguez

Nuova residenza e mostra a CasermArcheologica a Sansepolcro, El alma después / l’anima dopo, personale dell’artista argentino Oscar Dominguez, che sarà inaugurata mercoledì 26 giugno alle ore 18.00 negli spazi di Palazzo Muglioni in Via Aggiunti.

La mostra nasce a seguito di una residenza artistica che ha visto Oscar Dominguez lavorare a Sansepolcro dal 16 al 26 giugno, in dialogo con gli spazi e la storia del luogo.

Durante questo periodo l’artista realizzerà una grande installazione inedita e allestirà alcune sue opere nelle suggestive sale di Palazzo Muglioni.

Nato a Tucumán, in Argentina, e residente a Faenza, la ricerca di Oscar Dominguez unisce terra, fuoco, ferro, legno e terracotta a una visione poetica e radicale.

Le sue opere emergono come forme organiche, spesso monumentali, che crescono in dialogo con i luoghi e ne trattengono le storie.

El alma después è il titolo che Dominguez ha scelto per questa tappa della sua ricerca a evocare ciò che resta, ciò che sopravvive, ciò che silenziosamente pulsa sotto la superficie delle cose.

L’opera che nascerà a Sansepolcro sarà frutto di un’immersione nel luogo e nella sua stratificazione, intrecciando elementi architettonici, storici e immaginari.

Oscar Dominguez entra in questo contesto con la sua arte fatta di resistenza e metamorfosi.

Scrive l’artista: “leggere lo spazio, sentire la storia, capire il vuoto, ascoltare le forme…

Il mio atto creativo è un atto di fede.” Le sue installazioni non sono oggetti da contemplare, ma luoghi da abitare con i sensi, soglie tra visibile e invisibile.

Il ferro, piegato e saldato con pazienza artigianale, diventa radice, seme, gesto resistente. La terracotta, fragile e vibrante, racconta la terra come corpo vivente.

Il suo è un linguaggio che si muove tra le genealogie del sud globale e la materia industriale dell’occidente, tenendo insieme l’ancestrale e il contemporaneo.

L’inaugurazione, il 26 giugno alle 18.00, sarà accompagnata dall’esecuzione musicale del duo Astra Arcana, formazione nata tra Umbria e Toscana a partire dal 2021.

Astra Arcana, nella formazione a due musicisti, porterà a CasermArcheologica un paesaggio sonoro evocativo e sospeso tra prog, post-rock, ambient ed elettronica.

Il gruppo si è esibito in numerosi festival dell’Italia centrale, tra cui Umbria che Spacca (2022 e 2024), Sanremo Rock Festival (2023), Trasimeno Rock Festival (2023), Rock ‘n’ Piazza (2024).

All’attivo hanno un EP (Winds of Fall, 2020), un singolo (Green Mother, 2022) e un album (Tightrope, 2024). Un nuovo lavoro è attualmente in produzione.

Il progetto El alma después/ L’anima dopo fa parte di un più ampio percorso di residenze e progettazione espositiva sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze che anche quest’anno ha scelto di affiancare CasermArcheologica, riconoscendone il valore culturale e generativo.

Il sostegno della Fondazione permette la realizzazione di nuove mostre e residenze artistiche tra il 2025 e il 2026, rafforzando il ruolo di CasermArcheologica come laboratorio vivo di arte, comunità e territorio.

 

Informazioni mostra
Titolo: El alma después / L’anima dopo

Artista: Oscare Dominguez
Inaugurazione: mercoledì 26 giugno 2025, ore 18.00
Durata mostra: dal 26 giugno al 13 settembre 2025
Sede: CasermArcheologica, Via Aggiunti – Sansepolcro (AR)
Orari di apertura:
Lunedì – Venerdì: 10.00 – 18.00
Sabato e domenica: 15.00 – 19.00

Per informazioni:

info@casermarcheologica.it
www.casermarcheologica.it
Instagram: @casermarcheologica

 

Biografia
Oscar Domínguez è nato a Tucumán, in Argentina, e vive a Faenza. È noto per le sue installazioni ambientali realizzate con materiali di recupero – legno, metallo, terracotta – attraverso un linguaggio che unisce artigianato, tensione poetica e riflessione sulla memoria.

La sua ricerca si muove tra scultura, geografia e tempo, intrecciando elementi naturali e cultura materiale, genealogie del Sud globale e forme simboliche.

Le sue opere sono spesso site-specific e nascono da un profondo ascolto del luogo.

L’artista esplora le possibilità della trasformazione e del gesto come atti di resistenza e rinascita.

Ha esposto in numerosi contesti internazionali, tra cui la Biennale Internazionale del Cairo (2000), e in mostre personali come Memoria del Fuego (2004), Rojo Tierra (2003), Bocas del Tiempo (2007), Pedes in Terra ad Sidera Visus (2011). Il suo lavoro è riconosciuto per la forza evocativa e la delicatezza formale con cui attraversa materia, storia e paesaggio.

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