Un finanziamento da oltre tre milioni e mezzo di euro cambia il volto delle politiche giovanili nel Valdarno aretino.
Grazie all’ammissione al progetto nazionale “DesTEENazione – Desideri in azione”, il territorio si prepara infatti a ospitare uno dei novantadue spazi multifunzionali per adolescenti previsti in tutta Italia, un’iniziativa del Ministero del lavoro e delle politiche sociali a valere sul Fse (fondo sociale europeo) che punta a creare nuove opportunità di crescita, autonomia e partecipazione per le ragazze e i ragazzi tra gli 11 e i 21 anni.
Il progetto, presentato dal Comune di San Giovanni Valdarno come capofila dell’ambito territoriale sociale Valdarno aretino – all’interno della Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno – e finanziato per complessivi 3.659.379,20 euro nell’arco di tre anni, porterà alla nascita di un Teen hub a San Giovanni Valdarno, all’interno della struttura di via Mannozzi 24, di proprietà della Cooperativa Sociale Koinè.
Lo spazio sarà pensato come un luogo aperto, accogliente e riconoscibile, capace di diventare un punto di riferimento quotidiano non solo per i giovani più fragili, ma per tutti gli adolescenti del territorio.
L’obiettivo è costruire un ambiente vivo, dinamico e frequentabile liberamente, nel quale ciascun ragazzo possa trovare stimoli, relazioni, attività ed esperienze significative.
“Siamo profondamente orgogliosi di questo traguardo”, commenta il sindaco di San Giovanni Valdarno e presidente della Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno aretino, Valentina Vadi.
“In tutta Italia sono stati finanziati soltanto 90 progetti, suddivisi in due tranche, e uno di questi è proprio quello presentato da San Giovanni Valdarno come ente capofila per l’ambito territoriale sociale del Valdarno aretino.
È un riconoscimento significativo della qualità della progettazione e della capacità del nostro territorio di lavorare insieme per offrire ai giovani spazi e opportunità reali.
Questo finanziamento ci permette di investire in modo concreto sul futuro dei ragazzi e sulle loro possibilità di crescita”.
Il Teen hub nascerà come luogo di partecipazione attiva: molte delle attività saranno infatti programmate insieme ai ragazzi, coinvolti direttamente nella definizione delle proposte e degli spazi.
Lo scopo è favorire un dialogo costante tra giovani e servizi del territorio, ma anche facilitare il percorso inverso, avvicinando i servizi ai ragazzi in modo naturale e non burocratico.
Le attività avranno una forte valenza preventiva e mireranno a intervenire precocemente su situazioni a rischio, promuovendo consapevolezza, abilità e autonomie personali.
Una parte centrale del progetto riguarda il contrasto alla povertà educativa, tema che assume un significato particolarmente rilevante in questa fascia di età.
Come spiega Gabriele Rossi, responsabile dei servizi sociali del Comune di San Giovanni Valdarno e responsabile tecnico della Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno aretino:
“La povertà educativa degli adolescenti ha un carattere multidimensionale.
Non è soltanto mancanza di risorse economiche, ma spesso povertà di relazioni, isolamento, assenza di spazi accessibili, scarse occasioni di socialità e gioco, carenza di servizi, di opportunità di cura, tutela e apprendimento non formale.
Contrastarla significa investire in contesti reali di vita, in comunità educanti capaci di farsi carico della crescita dei ragazzi, restituendo loro possibilità autentiche di essere protagonisti”.
In quest’ottica il progetto si fonda su una rete molto ampia di alleanze educative.
Il Teen hub lavorerà infatti in stretta sinergia con realtà del terzo settore, servizi comunali e sanitari, istituti scolastici, centri per l’impiego e associazioni locali.
Al suo interno opererà un’équipe composta da educatori, psicologi e professionisti del sociale, impegnati a costruire percorsi individualizzati e, allo stesso tempo, a garantire momenti di libero accesso pensati per favorire l’incontro spontaneo e l’emersione di bisogni latenti.
Particolare attenzione sarà rivolta ai ragazzi che non accedono abitualmente ai servizi, a chi è fuoriuscito dal sistema scolastico o appartiene alla cosiddetta “fascia grigia”, spesso invisibile ai percorsi socioeducativi tradizionali.
Il programma nazionale, di cui adesso fa parte il Valdarno, mira a dar vita a una nuova generazione di servizi integrati, capaci di riunire sotto lo stesso tetto funzioni diverse:
aggregazione, supporto educativo, accompagnamento scolastico, orientamento professionale e percorsi psicologici.
Una sfida ambiziosa che punta a superare la tradizionale frammentazione degli interventi e a rispondere in modo più coerente ai bisogni emergenti delle nuove generazioni.
Il Teen hub in via Mannozzi a San Giovanni Valdarno offrirà spazi di aggregazione, educativa di strada, percorsi condivisi con le famiglie, interventi sulla sfera emotiva e relazionale e proposte di orientamento al lavoro attraverso tirocini di inclusione.
La sperimentazione triennale rappresenta un investimento strategico per l’intero Valdarno aretino:
un’occasione per mettere al centro gli adolescenti come risorsa, non come problema, e per restituire loro un luogo in cui sentirsi accolti, riconosciuti e liberi di immaginare il proprio futuro.
Nei prossimi mesi prenderà forma anche il percorso operativo che consentirà al Teen hub di diventare realtà.
In collaborazione con il Ministero, il Comune si avvia alla firma della convenzione che darà ufficialmente il via alla fase attuativa, cui seguirà la dichiarazione formale di inizio delle attività.
Parallelamente sarà pubblicato il bando di coprogettazione rivolto agli enti del Terzo settore, un passaggio decisivo che permetterà di definire nel dettaglio la programmazione dei servizi e gli interventi di ristrutturazione degli spazi in via Mannozzi.
Una volta completati questi step, il territorio potrà vedere le prime azioni concrete già tra febbraio e marzo, con l’avvio dell’educativa di strada e delle attività preliminari rivolte ai ragazzi.

