“L’asfaltatura ‘a pezzi’ di via Generale Da Bormida, con esclusi tratti e aree di parcheggio, ingenera domande che pongo all’assessore alle opere pubbliche anche ufficialmente tramite un’interrogazione depositata all’ufficio di presidenza del Consiglio Comunale.
Tale lavoro si presenta infatti parziale e incompleto tanto da poter parlare di trattamento diverso nei confronti di chi vi abita.
L’oggetto della contestazione è il tratto finale adiacente alla ferrovia e con accesso diretto all’abitazione di una cittadina che vi risiede da oltre cinquant’anni:
questo segmento, pur essendo di pochi metri, è stato completamente ignorato.
Ancor più grave è il fatto che alla denuncia della residente, sia durante le operazioni di asfaltatura sia da chi le ha risposto al telefono da un ufficio comunale, è stato replicato in modo ‘poco educato’ ed evasivamente.
Fino al capolavoro retorico:
‘tanto non ci passa nessuno’. In realtà qualcuno ci passa ed è la signora in questione, declassata di fatto a cittadina di serie B.
Ma c’è di più: oltre al tratto finale, è stato trascurato il lato della carreggiata dove sono presenti i parcheggi regolarmente utilizzati dai residenti. Un vero capolavoro di lavoro pubblico a macchia di leopardo: e sulla stessa strada!
Con l’interrogazione suddetta pongo dunque tre quesiti: l’assessore intende approfondire ed eventualmente proporre al dirigente competente di sanzionare chi ha riservato a una persona un trattamento scortese?
Qual è la ragione tecnica o economica per cui sono stati escluse dalla riasfaltatura le porzioni di carreggiata descritte?
E, in termini più generali, quale sia la ‘ratio’ che spinge il Comune a procedere con manutenzioni parziali e incomplete”.

