Meloni sconvolta risponde alla sinistra sul Manifesto di Ventotene

Polemica al Consiglio Europeo: Meloni difende la sua linea e attacca lโ€™opposizione

Il 20 marzo 2025, a margine del Consiglio Europeo a Bruxelles, Giorgia Meloni รจ tornata sulla polemica scatenata dal suo intervento alla Camera del giorno precedente, in cui aveva criticato il Manifesto di Ventotene, documento simbolo dellโ€™integrazione europea.

La premier ha espresso stupore e disappunto per la reazione dellโ€™opposizione, accusandola di aver perso il senso della misura.

โ€œSono rimasta sconvolta dalla reazione che ho visto ieri in Aula, con parlamentari della Repubblica che sono arrivati sotto i banchi del governo con insulti e ingiurie.

Penso francamente che la sinistra stia perdendo il senso della misuraโ€, ha dichiarato Meloni, come riportato da diverse testate giornalistiche italiane.

Il caso รจ esploso il 19 marzo, quando, durante le comunicazioni in vista del vertice Ue, Meloni ha citato alcuni passaggi del Manifesto scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, concludendo con un netto distacco:

โ€œNon so se questa รจ la vostra Europa, ma certamente non รจ la miaโ€.

Le sue parole hanno scatenato una bagarre in Aula, con le opposizioni che lโ€™hanno accusata di screditare un simbolo antifascista e democratico.

La Premier, perรฒ, ha difeso la sua posizione, sostenendo che il problema non sia il testo in sรฉ, ma il suo utilizzo attuale da parte della sinistra:

โ€œNel momento in cui si distribuisce quel testo, che messaggio voleva dare la sinistra?

Ritengo che lโ€™essenza di alcuni passaggi che ho letto di quel manifesto sia che il popolo non รจ in grado di autodeterminarsiโ€.

La polemica ha trovato ampio spazio sui social. Elly Schlein, segretaria del PD, ha replicato su X il 20 marzo alle 18:32 CET:
 
โ€œMeloni attacca il Manifesto di Ventotene, un simbolo di libertร  e democrazia contro ogni fascismo.
 
La destra al governo dimostra ogni giorno di non essere allโ€™altezza della nostra storiaโ€ (@ellyesse).
 
Il post riflette la linea dura dellโ€™opposizione, che accusa la premier di strumentalizzare un simbolo storico per scopi politici.

La vicenda continua a dividere, con Meloni che, da Bruxelles, ha rilanciato:
โ€œNon ho insultato nessuno, quella insultata sono stata io, e ampiamenteโ€.
 
La sua posizione sembra destinata a mantenere alta la tensione, sia in Italia che nel contesto europeo, dove la premier cerca di bilanciare il suo ruolo istituzionale con la visione sovranista che la contraddistingue.

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