La Toscana potenzia ulteriormente il proprio impegno sul fronte delle malattie rare e della presa in carico di chi ne soffre: malattie โrareโ, benchรฉ numerosissime, per lโincidenza della singola patologia, di meno nei numeri assoluti complessivi visto che in Italia si contano due milioni di pazienti e oltre 75 mila sono i casi riportati nel registro toscano dal 2001, di cui un terzo proviene da fuori regione e il 28 per cento riguardano pazienti in etร pediatrica.
Giร da anni terra dโavanguardia in questo ambito, tanto da aver anticipato il percorso nazionale sul alcuni fronti di intervento, frutto del confronto congiunto tra professionisti, ricercatori ed associazioni dei pazienti, la Toscana potenzia il proprio impegno con le ultime delibere proposte dallโassessore al diritto alla salute Simone Bezzini ed approvate dalla giunta.
โLโapproccio della Regione Toscana alla cura delle malattie rare โ commenta Bezzini โ si basa su quattro interventi principali che con le tre delibere si rafforzano ulteriormente: primo su tutti la diagnosi, con lโattivazione di screening neonatali, consapevoli che una valutazione precoce possa cambiare la storia naturale della malattia e la qualitร della vita del paziente”.
“Poi chiaramente – prosegueย – viene il sostegno alla ricerca. La Toscana รจ in prima linea sullo studio e la sperimentazione di terapie innovative, come confermano anche i sei progetti toscani finanziati con 5,5 milioni di euro, attraverso lโavviso Pnrr,ย sui cinquantaย selezionati a livello nazionale. A questi si aggiungono interventi sulla formazione del personale medico sanitario, per migliorare la qualitร dellโassistenza e della cura, e il potenziamento della rete di connessioni con i centri di malattie rare a livello nazionale, europeo ed internazionale per lavorare su strategie comuni”. “Un approccio dunque integrato – conclude –ย ย per promuovere la conoscenza, sensibilizzare lโopinione pubblica e sviluppare connessioniโ.
Rete regionale malattie rare
Per migliorare lโorganizzazione dei percorsi di cura e la gestione dei pazienti, la Regione Toscana ha approvato per il terzo anno consecutivo un bando che mette in palio borse di studio, ย comprensive dei contributi di iscrizione e imposta di bollo, per la partecipazione al Master universitario di secondo livello in Malattie Rare dellโUniversitร degli Studi di Firenze per lโanno accademico 2023/2024: lโopportunitร รจ riservata al personale delle aziende e degli enti del servizio sanitario regionale nonchรฉ dei presidi della rete regionale toscana delle malattie rare. La spesa per lโerogazione delle borse di studio sarร finanziata per un importo massimo stimato di 26.180 euro. L’iniziativa consente di approfondire proposte di progetti gestionali, organizzativi o relativi a percorsi diagnostici terapeutici in grado di migliorare la qualitร dei percorsi di assistenza.
Sviluppo rete malattie rare per il triennio dal 2022 al 2025
Continua la collaborazione tra Regione Toscana, Universitร degli studi di Firenze e Azienda ospedaliera universitaria di Careggi per dare continuitร al progetto per favorire lo sviluppo e lโintegrazione, a livello regionale, della rete malattie rare negli ambiti di assistenza, formazione e ricerca. Il piano triennale prevede lo stanziamento complessivo di 90mila euro.
La collaborazione ha portato negli ultimi anni al raggiungimento di importanti risultati: un miglior raccordo, ad esempio, con gli organismi aziendali e universitari per la promozione della partecipazione dei ricercatori toscani ad attivitร di ricerca nazionali ed internazionali, e lโattivazione di un master dedicato alle malattie rare con docenti di alta specializzazione e di rilievo internazionale
Per il prossimo triennio il piano si pone in particolare lโobiettivo di perfezionare il modello innovativo impostato cosรฌ come un ulteriore impulso allโattivitร di ricerca e di fund rising.
Partecipazione alla call Horizon Europe
Nel corso dellโultima riunione di giunta รจ stata approvata la delibera che dร il via libera alla proposta di partnership europea denominata Eu Partnership su Malattie Rare, da presentare alla Commissione Europea entro il 19 settembre 2023 nellโambito del Bando โEuropean Partnership on Rare Diseasesโ. Il programma Horizon Europe 2021-2027 ha previsto la creazione di nuovi partnenariati tematici, ovvero programmi che si propongono, per lโintero ciclo di programmazione, di far convergere la Commissione europea e i partner pubblici e privati su grandi iniziative unitarie coprogrammate e cofinanziate per affrontare alcune delle sfide piรน urgenti dell’Europa con iniziative concertate di ricerca e innovazione. Molti strumenti si trasformeranno in partnership tematiche e la ricerca transnazionale, su cui la Regione ha investito negli ultimi anni, si trasferirร in questi contesti.
La partnership europea, di durata settennale, mira a coordinare i programmi di ricerca e innovazione nazionali, locali ed europei, combinando il finanziamento della ricerca e l’implementazione di attivitร di supporto come, ad esempio, la formazione, le infrastrutture di accesso ai dati o il loro standard. Lโobiettivo principale รจ migliorare la vita dei pazienti sviluppando diagnosi e trattamenti innovativi, aumentando impatto e diffusione dei risultati della ricerca: un fronte su cui la Regione si รจ impegnata negli ultimi anni, partecipando a progetti che hanno permesso ai ricercatori di confrontarsi con gruppi di ricerca europei e internazionali e di crescere attraverso il confronto.
La Regione Toscana parteciperร al nuovo partenariato in qualitร di โfunding agencyโ, contribuendo con un cofinanziamento di due milioni e 100 mila euro (300 mila euro lโanno per sette anni), destinati alle aziende ed enti del servizio sanitario regionale e agli enti di ricerca toscani, per i bandi e gli avvisi che verranno emanati. L’attivitร di Regione Toscana come agenzia finanziatrice รจ determinante per permettere alle strutture toscane di candidarsi, come รจ accaduto nell’ultimo triennio per esempio per lโEjp Rare Diseases che ha visto la partecipazione di ricercatori di Regione Toscana e il finanziamento di cinque progetti con circa 7 milioni e 600 mila euro, di cui oltre 973 mila a carico della Regione quale cofinanziamento per i ricercatori toscani.