Accanto all’Arno che scorre, tra alberi rigogliosi, campi coltivati e qualche abitazione sparsa, a soli 15 minuti dal centro di Arezzo c’è un’area immersa nella natura il cui passato è costellato di storia e di arte.
Siamo la classe 4B Sezione Rondine del Liceo Petrarca e vi vogliamo raccontare di queste terre che sono state attraversate per secoli dai personaggi più illustri, da Leonardo Da Vinci a Dante Alighieri, e che ospitano habitat di biodiversità di inestimabile valore:

insieme ad un team di esperti abbiamo esplorato l’area che si estende da Ponte Buriano a Giovi, ne abbiamo analizzato fragilità e bisogni e abbiamo sviluppato delle richieste di interventi da avanzare alle istituzioni aretine per tutelarla e valorizzarla.
Ma facciamo un passo indietro: l’anno scorso abbiamo partecipato al progetto Green It Up!, un percorso promosso da Istituto Oikos che stimola i giovani ad attivarsi in prima persona per la tutela della biodiversità del proprio territorio.
Questo ci ha spinti a guardare con più attenzione ciò che ci circonda e ad interrogarci su come poter contribuire concretamente alla salute ambientale della nostra città.

Ed è così che è nato “Il verde che sparisce”, un progetto volto a sviluppare attività di comunicazione e sensibilizzazione che portino ad una maggiore consapevolezza e tutela del patrimonio naturale e culturale di cui disponiamo.
Consultandoci con gli esperti che ci hanno accompagnato in questo progetto, abbiamo formulato le seguenti richieste rivolte all’Amministrazione Comunale e Provinciale di Arezzo per intervenire concretamente sulla tutela e la valorizzazione di quest’area preziosa della nostra città:
1 Istituzione SIC o ZPS nell’area
Avviare pratiche per il riconoscimento dell’area come Sito di Interesse Comunitario (SIC) o Zona di Protezione Speciale (ZPS).
Le Zps insieme ai Sic sono aree che vengono istituite per tutelare la biodiversità in modo duraturo e sistemico attraverso la conservazione degli habitat naturali e delle specie animali e vegetali di interesse comunitario.
2 Reinserimento di piante autoctone
Sviluppare e attuare un piano di eradicazione delle specie aliene infestanti e di reinserimento delle specie autoctone, non attraverso interventi isolati, bensì ricostruendo nuclei verdi continui e vitali per la biodiversità.
3 Monitoraggio della qualità delle acque dell’Arno
Attivare un monitoraggio regolare della qualità delle acque sia per tutelare la fauna ittica dell’Arno sia per garantire che l’area sia balneabile.
4 Segnaletica lungo il percorso
Installare una segnaletica informativa permanente lungo il percorso che racconti la sua storia, le sue caratteristiche ambientali e i comportamenti corretti da adottare quando lo si attraversa.
5 Assegnare un nome ufficiale al percorso
Attribuire un nome ufficiale al percorso per facilitarne il riconoscimento e promuoverne la fruizione e la cura da parte della cittadinanza e dei turisti.
Noi classe 4B desideriamo che tutti possano scoprire e vivere questi luoghi straordinari, così come abbiamo avuto la fortuna di fare noi.
In un mondo in cui i ghiacciai si sciolgono e il verde scompare sotto il cemento, non possiamo più restare indifferenti.
Prendiamoci cura di ciò che permette la vita, valorizziamolo e difendiamolo.
Perché se non lo facciamo noi, nessuno lo farà al nostro posto.