L’esperienza dell’Istituto di Agazzi al convegno I colori dell’autismo

L’esperienza dell’Istituto di Agazzi al convegno “I colori dell’autismo”. L’evento, ospitato dal palazzo comunale di Siena, ha proposto un confronto tra professionisti del settore sanitario, rappresentanti scolastici e membri del terzo settore per trattare tematiche quali diagnosi precoci, inclusione, ricerca e qualità della vita.

Tra i relatori era presente anche il dottor Ettore Caterino, direttore del centro per l’età evolutiva Futurabile dell’Istituto di Agazzi, che ha approfondito i modelli di intervento per la costruzione di una rete socio-sanitaria a sostegno dei processi di cura e trattamento riabilitativo dei minori con disturbi dello spettro autistico.

Neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta, il dottor Caterino è riconosciuto tra i principali esperti regionali in questo specifico ambito in virtù di consolidate conoscenze e competenze maturate anche come responsabile della Rete Clinica dei Disturbi dello Spettro Autistico della Asl Toscana Sud Est e come responsabile della diagnosi e della cura dei disturbi dello spettro autistico nella provincia di Grosseto.

Il suo contributo ha trovato concretizzazione, nel corso degli anni, nella strutturazione di servizi e linee di indirizzo regionali per la diagnosi precoce dei disturbi dello spettro autistico o per la creazione di contesti scolastici inclusivi e accoglienti.

Questi temi sono stati trattati anche nel convegno “I colori dell’autismo” a cui è stato invitato dalla dottoressa Francesca Cattaneo (presidente della Commissione Servizi Sanitari e Sociali del Comune di Siena) e dall’associazione Autismo Siena per contribuire alla tavola rotonda “Diagnosi e intervento precoce, costruzione della rete socio-sanitaria” insieme alla dottoressa Giuliana Galli (direttrice del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze della ASL Toscana Sud Est) e alla dottoressa Chiara Gabbrielli Salvadori (responsabile dell’Area Disabilità della Società della Salute Senese).

Il focus del dottor Caterino è stato orientato verso i modelli di intervento e, soprattutto, verso il ruolo dei genitori nella presa in carico alla luce delle linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità come partner attivi dei percorsi di trattamento e come protagonisti di un processo di accompagnamento che, oltre alla dimensione clinica, coinvolge la quotidianità, la scuola e la comunità educante.

Queste tematiche sono al centro del lavoro quotidiano di Futurabile dove la collaborazione tra un’equipe multidisciplinare di professionisti sta consentendo significativi sviluppi collegati anche alla diagnosi di adulti con autismo e sta trovando espressione nella scrittura di un libro che sarà dedicato proprio all’autismo trattato dalla prospettiva della persona con neuropeculiarità.

«L’impegno condiviso – commenta il dottor Caterino, – è nel costruire percorsi capaci di porre davvero al centro la persona e la sua famiglia, creando una rete capace di riconoscere i bisogni, valorizzare le potenzialità e accompagnare ogni fase della crescita per garantire una reale qualità della vita e un futuro sempre più inclusivo».

 

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