L’amico va in overdose ma lui non gli presta soccorso: denunciato 35enne

Nella mattinata del 17 luglio scorso, diverse pattuglie della Compagnia CC di Bibbiena intervenivano in Castel San Niccolรฒ dove era in corso una manovra di rianimazione del 118 di un uomo di 43 anni in fin di vita.

Lโ€™intervento del personale del 118, consistito in un massaggio cardiaco con somministrazione di adrenalina ed utilizzo del defibrillatore, consentiva, dopo oltre 15 minuti, di constatare la ripresa dellโ€™attivitร  cardiaca. Lโ€™uomo veniva quindi trasportato in ospedale dove, dopo alcuni giorni, si riprendeva.

Gli elementi raccolti lasciavano presagire un malore dovuto dallโ€™uso di stupefacenti, e ciรฒ portava gli operanti dellโ€™Arma dei Carabinieri ad intraprendere una articolata attivitร  dโ€™indagine.

In particolare, i militari della Stazione di Strada in Casentino, coordinati dalla Compagnia di Bibbiena, ponevano in essere una serrata attivitร  investigativa che permetteva di ricostruire, passo dopo passo, i tasselli della vicenda e di raccogliere elementi in ordine alla responsabilitร  per la cessione di sostanza stupefacente che aveva rischiato di determinare la morte dellโ€™uomo casentinese.

Un attento sopralluogo, lโ€™escussione di testimoni e una serie di ulteriori atti investigativi, permettevano di ricostruire le ore precedenti allโ€™overdose. Risultava in particolare che due giovani amici della zona uscivano insieme, e uno dei due cedeva allโ€™altro una dose di eroina che lโ€™uomo si iniettava, come accertato dalle analisi di laboratorio effettuate a seguito del ricovero presso lโ€™ospedale. Di qui il conseguente malore e lโ€™arresto cardiaco che ha coinvolto lโ€™uomo. La persona che verosimilmente aveva ceduto la dose, un 35enne del posto, probabilmente impaurito da quanto avvenuto, fuggiva senza chiamare i soccorsi. Questi arrivavano solo piรน tardi, in quanto avvisati dai familiari della vittima, precedentemente allertati dal 35enne.ย 

Allโ€™esito delle attivitร  di indagini venivano raccolti elementi che inducevano i militari dellโ€™arma a deferire in stato di libertร  alla Procura della Repubblica lโ€™uomo 35enne per cessione di sostanze stupefacenti, lesioni come conseguenza di altro delitto e omissione di soccorso.

Ciรฒ si riferisce nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dellโ€™attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

Comando Provinciale Carabinieri di Arezzo

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