Dal 6 luglio al 3 agosto 2025 la Chiesa della Carbonaia di via Solferino 9, a Foiano della Chiana (AR), ospita “Moby Dick in una stanza”, mostra personale di Giulio Galgani a cura di Marco Botti.
L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Foiano della Chiana, è realizzata in collaborazione con Archivio Mario Tozzi, Pro Loco Foiano della Chiana e Auser Foiano della Chiana APS. Domenica 6 luglio, alle ore 18, il vernissage.
“Moby Dick in una stanza” sarà visitabile, a ingresso gratuito, ogni sabato e domenica con orario 16-19. L’evento espositivo fa parte del progetto “Carbonaia – Foiano 2025”.
L’EVENTO
Giulio Galgani, pittore e scultore di fama internazionale, espone in uno degli spazi più suggestivi della provincia di Arezzo, la sconsacrata Chiesa della Carbonaia di Foiano della Chiana.
Ancora una volta i lavori dell’artista tosco-ligure dialogano con la contemporaneità: per lui l’uomo vive in una dimensione stratificata di segni e simboli, che la pittura e la scultura cercano di trascrivere e interpretare.

La combinazione di materiali naturali come il legno e l’argilla a quelli industriali come il fresato di pneumatico, il recupero di oggetti tipici della civiltà contadina e marinara a cui dare nuova vita, sono alcuni aspetti di una visione chiara dell’arte, portava avanti grazie a un linguaggio in equilibrio tra figurativo e informale-materico.
Per l’occasione Galgani presenta un ciclo inedito intitolato “Le reti”, in cui le reti da pesca recuperate dal mare diventano il supporto da plasmare o dove stendere la materia pittorica e creare nuove tensioni visive.
L’opera simbolo della mostra, “Moby Dick”, campeggia sull’altare principale dell’ex chiesa benedettina, evocando la figura letteraria del cetaceo, simbolo della forza indomabile della natura e dell’ossessione dell’essere umano di raggiungere obiettivi più grandi di lui.
Il percorso continua con altri lavori della stessa serie esposti nelle pareti laterali e con lo spazio destinato alle grandi maschere tratte dalla serie “Tri-bao”, in un dialogo incessante tra passato e presente, sacro e profano, storia e mito, tradizione e attualità.
Al centro della ex chiesa, come elementi di una piccola foresta, si elevano gli “Alberi di mare” popolati dai Golem galganiani, esseri tipici dell’immaginario di questo multiforme artista “irregolare”, come ama definirsi.
Se vogliamo, queste ultime opere aggiungono un messaggio drammaticamente contemporaneo, quello dei profughi che scappano da paesi in guerra o colpiti da catastrofi naturali, aggrappati a relitti, in balia dell’ignoto ma agognanti di salvezza.
La personale “Moby Dick in una stanza” include anche l’inedito “Caffè con Mario”, tratto dal ciclo “Caffè”, in cui Galgani dialoga con i grandi artisti del passato.
Questa volta il prescelto è Mario Tozzi (1895/1979), protagonista dell’arte italiana fin dagli anni Venti del secolo scorso con il gruppo “Les Italiens de Paris”, di cui Foiano della Chiana custodisce il prezioso archivio, messo sotto tutela nel 2021 dal Ministero della Cultura per la sua importanza.
«Con questa mostra particolarmente legata al nostro territorio – dichiara l’assessore alla Cultura di Foiano della Chiana Riccardo Reali, – intendiamo offrire non solo un’occasione estetica, ma un vero e proprio viaggio emotivo e concettuale”.
BIOGRAFIA
Giulio Galgani è nato a Genova nel 1958, ma vive da molti anni a Badicorte di Marciano della Chiana (AR), immerso nella campagna toscana.
Artista originale e protagonista di mostre ed eventi in gallerie private e spazi pubblici d’Italia e del mondo, Galgani è un personaggio dalla creatività poliedrica e dalla curiosità inesauribile.
Dopo un iniziale percorso figurativo-surrealista nei primi anni Ottanta, l’autore si orienta verso una dimensione enigmatica dell’arte, di ispirazione prevalentemente metafisica, a cui, dal 2000 in poi, seguirà un indirizzo intellettuale e umano del tutto nuovo grazie alla ricerca di nuove forme che utilizzano in modo non convenzionale i materiali di scarto.
Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche nazionali e internazionali come quelle dei Musei Vaticani, del Palazzo Comunale di Cortona, del Museo Casa Natale di Michelangelo, del Musicom Museum di Amberg e dell’Assembly House di Narvik.