Ultimo appuntamento, martedì 2 dicembre, del ciclo di conferenze sulle famiglie signorili del territorio aretino nel medio evo, organizzato dalla Società storica con il patrocinio del Comune di Arezzo.
Alle ore 17,30, all’Auditorium Ducci di via Cesalpino, Luca Berti parlerà della nobiltà e del notabilato aretino nel loro insieme sullo scorcio del medioevo. L’ingresso all’incontro è libero e gratuito.
Curato dallo stesso Berti e da Gian Paolo Scharf, il ciclo di conferenze della Società storica, articolatosi attraverso otto incontri, si è proposto di fare un ritratto di quello che fu per secoli il ceto dirigente aretino e di delineare la storia di alcuni fra i più importanti gruppi agnatizi del nostro territorio, i loro rapporti con i soggetti politici sovra e sotto-ordinati ed in particolare con il Comune cittadino, il loro radicamento territoriale, le divisioni ed i conflitti di questa aristocrazia militare.
Dopo essersi stabilizzato, il Comune di Arezzo, grosso modo a partire dal Duecento, cercò di inquadrare la nobiltà signorile del territorio nell’ambito delle sue strutture amministrative e giurisdizionali, al pari delle comunità del contado.
Nel corso del Trecento e del Quattrocento emerse nell’ambito cittadino un nuovo ceto dirigente dedito alle attività mercantili ed intellettuali, che finì per assumere le redini del potere, inglobando al suo interno una parte della vecchia aristocrazia militare e castellana.
Altre famiglie signorili trovarono un più elevato punto di riferimento negli Stati territoriali in via di formazione e in primo luogo nella Firenze prima repubblicana e poi medicea;
altre ancora sopravvissero in feudi periferici e marginali, accomandati alla nuova dominante; altre, infine, strenuamente contrarie al nuovo corso, furono costrette a prendere la via dell’esilio e a scomparire per sempre dalla scena politica locale.
Laureato in Sociologia all’Università di Trento, archivista e giornalista pubblicista, già funzionario comunale, Luca Berti è stato uno stretto collaboratore del sindaco Ducci, ha costituito l’Archivio storico postunitario del Comune ed ha avviato la digitalizzazione dei flussi documentali dell’ente.
È presidente della Società storica aretina (della cui costituzione fu uno dei promotori e fondatori) e ne dirige il periodico “Notizie di Storia” dal primo numero. Ha indirizzato la sua attività di ricerca verso la storia politica e istituzionale aretina e toscana in epoca tardo-medioevale e moderna.
Fa parte della Deputazione regionale di Storia Patria, dell’Accademia Petrarca di Arezzo, dell’Accademia Etrusca di Cortona e del comitato scientifico degli “Annali Aretini” della Fraternita dei Laici.
Ha all’attivo saggi, monografie, edizioni di fonti e numerose curatele di volumi miscellanei.
Le conferenze della Società storica riprenderanno dopo le Festività di fine anno.

