Incontro sul tema: Arezzo è una città sicura?

L’associazione culturale “Tra Tevere e Arno” ha affrontato più volte questo complesso argomento negli ultimi 5 anni nell’ambito delle centinaia di lezioni-confronto tenute nelle ultime classi delle scuole superiori di Arezzo e Provincia.

Affrontando senza filtri in quelle occasioni questo tema con la partecipazione di professionisti del settore, soggetti istituzionali o non, giuristi, educatori, parlamentari e amministratori.

Ma la domanda è sulla bocca di tutti. Alcuni hanno già risposte preconfezionate.

Altri si domandano se bisogna accontentarsi o meno del fatto che le autorità evidenzino come altre città (quelle più grandi) sono meno sicure di Arezzo.

Altri ancora sostengono che non ci sarà modo di modificare la situazione perché sono troppi i fattori che comportano l’insicurezza diffusa rispetto al passato.

“L’Associazione, su questo come su altri temi – sostiene il presidente Stefano Tenti –  metterà sabato a frutto questo patrimonio raccolto durante gli incontri con ragazze e ragazzi delle scuole superiori (dai 16 ai 18 anni) che spesso sono chiamati in causa in termini di sicurezza e decoro.

Sono stati proprio molti di loro i testimoni di come il problema sicurezza sia sentito fra coetanei, ma molto anche nelle loro famiglie. Una lettura – prosegue Tenti – che viene dal basso, dai cittadini, e non solo da chi la tratta dal punto di vista istituzionale, politico o professionale”.

Sabato 24 maggio, dalle ore 9,30, nella Sala dei Grandi della Provincia, si terrà questo incontro con la presentazione dei temi sollevati dagli studenti.

“Tra Tevere e Arno” intende così fornire una visione ampia del problema sicurezza, proponendo un approccio scientifico, ma anche sociale, basato sul principio che se l’uso della forza spetta allo Stato, l’aspetto sociale è competenza delle amministrazioni civiche, e la partecipazione è un diritto-dovere di tutti i cittadini.

L’incontro è aperto a tutti. Interverranno il dirigente scolastico provinciale Lorenzo Pierazzi, il comandante della Polizia locale Aldo Poponcini, il Procuratore generale della corte di Appello di Ancona Roberto Rossi, il Garante toscano dei detenuti Giuseppe Fanfani, il sindaco di Ercolano Ciro Boajiuto (città “difficile” che ha adottato politiche moderne su questo tema).

Poi spazio al rappresentante degli orafi, categoria colpita dai furti, cosi come lo sono le famiglie derubate nelle proprie case. Quindi i rappresentanti di alcuni comitati nati nella nostra città, che chiuderanno gli interventi.

“La paura e l’incertezza colpiscono soprattutto i soggetti più fragili. La garanzia di sicurezza, sia reale che percepita, è il fondamento della vita democratica. Nel trarre le conclusioni del convegno – informa Stefano Tenti – proporremo proposte operative per affrontare il tema sicurezza”

Fino a sabato mattina i cittadini possono fare segnalazioni, denunce di situazioni sia note che ignote, valutazioni, suggerimenti di proposte operative,  scrivendo una mail a arezzocittasicura@gmail.com, oppure inviando un whatsapp al n. 3532106511”.

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