Incontro pubblico con Soumaila Diawara alla CasermArcheologica

Venerdì 5 settembre alle ore 18:00, negli spazi di CasermArcheologica a Sansepolcro, si terrà un incontro aperto al pubblico con Soumaila Diawara, scrittore e attivista maliano, protagonista in Italia di un intenso percorso di scrittura e impegno civile.

A dialogare con lui sarà Marco Paolucci, responsabile del progetto di accoglienza SAI Castiglion Fibocchi di Oxfam Italia.

L’incontro è parte del laboratorio di scrittura creativa che Diawara condurrà dal 4 al 7 settembre 2025 tra Casermarcheologica a Sansepolcro e la storica Tipografia Grifani Donati di Città di Castello, dove si sperimenteranno antiche tecniche di stampa a caratteri mobili.

L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto Territori sensibili, promosso da CasermArcheologica, Caratteri dal 1799, Libri fatti a mano, Museo Malakos, sostenuto da Laboratorio Creatività Contemporanea della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Soumaila Diawara nasce a Bamako, in Mali, dove consegue la laurea in Scienze Giuridiche. Durante il periodo universitario inizia la sua esperienza politica prendendo parte attiva ai movimenti studenteschi a fianco della società civile.

Terminati gli studi entra nel partito di opposizione “Solidarité Africaine pour la Démocratie et l’Indépendance” (SADI) in cui ben presto ricopre la figura di guida del movimento giovanile.

Diviene responsabile della comunicazione del suo partito. Nel 2012 è costretto ad abbandonare il Mali in quanto accusato ingiustamente, insieme ad altri, di un’aggressione ai danni del Presidente dell’Assemblea Legislativa.

Attraverso la rotta migratoria del Mediterraneo centrale giunge in Italia dove presenta domanda di asilo. 

La scrittura diventa per lui un mezzo di resistenza e testimonianza.
È autore di diversi libri, tra cui “Sogni di un uomo”“La nostra civiltà” e “Le cicatrici del porto sicuro”, in cui intreccia memoria, denuncia e immaginazione, tracciando con le parole un sentiero di libertà e dignità.

Un’occasione di ascolto e confronto
L’incontro del 5 settembre è pensato come uno spazio aperto al dialogo: un momento per ascoltare la storia e la voce di chi ha trasformato la propria esperienza in una forma di attivismo culturale e politico.

Insieme a Marco Paolucci, operatore di lungo corso nei progetti di accoglienza e integrazione, si rifletterà su come l’esperienza del confine – geografico, linguistico, sociale – possa diventare una forma di creazione, relazione e trasformazione collettiva.

L’ingresso è libero e aperto a tutte e tutti.

© Riproduzione riservata

Condividi articolo:

I più letti

ARTICOLI CORRELATI
RELATED