Una mozione per conoscere le motivazioni per cui sindaco e giunta di Poppi hanno lasciato decadere il diritto di prelazione su una porzione di palazzo Ghelardi adiacente alla sede comunale.
Ad averla presentata รจ stato Carlo Toni, consigliere dโopposizione di Poppi nel Cuore, che ha richiesto allโamministrazione di giustificare e di far luce sulle reali motivazioni della scelta di non acquisire un immobile nel pieno centro che avrebbe permesso di ampliare i locali a disposizione del Comune e di andare a prevedere lโeventuale attivazione di nuovi servizi.
La vicenda riguarda un edificio storico con ingresso da piazza Amerighi che era stato messo allโasta e che era stato acquisito da una cooperativa per 55.000 euro ma, trattandosi di un bene sottoposto a vincoli storico-architettonici, il Comune di Poppi avrebbe potuto esercitare il diritto di prelazione per diventarne a sua volta proprietario.
La precedente amministrazione comunale guidata dallo stesso Toni, nellโaprile del 2024, aveva infatti accolto allโunanimitร la richiesta dellโallora minoranza di attuare le procedure amministrative e di bilancio per andare a prevedere lโacquisto dellโimmobile, per svolgere i lavori di ristrutturazione, per porre il bene al servizio della collettivitร e per favorire cosรฌ un eventuale ampliamento dei locali comunali, con lโoperazione che era stata posticipata solo per attendere lโesito delle elezioni.
Questa opportunitร , dibattuta anche lunedรฌ 2 settembre nel corso di un consiglio comunale da cui era assente solo la vicesindaco Eva Amorosi, poteva essere esercitata entro sabato 7 settembre ma รจ stata lasciata decadere dallโattuale giunta.
Il Comune di Poppi, di conseguenza, ha ora perso lโopportunitร di ampliare i propri locali e, soprattutto, di garantirne un utilizzo coerente con la vocazione del centro storico. ยซChiediamo al sindaco Lorenzoni di giustificare questa scelta – spiega il gruppo di minoranza Poppi nel Cuore. –
Lโacquisto era stato approvato su richiesta della precedente minoranza perchรฉ era stato considerato un intervento utile per incrementare gli spazi a disposizione del Comune e, soprattutto, per evitare lโattivazione di attivitร non in linea con lโidentitร del centro di Poppi, con la risorsa economica che era giร disponibile in virtรน di un avanzo di bilancio di 345.000 euro.
La scelta di lasciare decadere il diritto di prelazione, dunque, non ha motivazioni economiche ma politiche su cui chiediamo chiarezza. Lo stesso sindaco ha inoltre dichiarato che il bene in questione non รจ di interesse pubblico nonostante sia un edificio adiacente al Comune e in pieno centro:
chiediamo, allora, quale sia la definizione di โinteresse pubblicoโ dellโattuale giunta. Ricordiamo, infine, che una pubblica amministrazione ha il dovere e la responsabilitร di valutare in prospettiva futura una qualsiasi iniziativa per tutti quelli che potrebbero essere i benefici diretti e indiretti per la collettivitร ยป.
Uff. Stampa Poppi nel Cuore