di Stefano Pezzola
La commissione XII (Affari Sociali) della Camera ha dato parere sfavorevole – bocciandolo – all’emendamento che chiedeva di far cessare il Green Pass con la fine dello stato d’emergenza il 31 Marzo 2022.
Il marchio verde per il momento quindi continuerà a svolgere la sua funzione di sorveglianza sociale e fra poco economica e finanziaria.
Confido che sia chiaro a tutti che nessuna funzione sanitaria questo vile strumento ha mai avuto dalla sua introduzione con decreto legge, poiché in realtà non è stato certo imposto per questo.
I servitori dell’agenda del World Economico Forum di Davos ovvero l’elite- non certo politica bensì finanziaria – che sta guidando il nostro Paese verso il fallimento economico e lo scontro sociale, ha ben chiare le parole di Klaus Schwab che continua a ricordare che “ci aspettano grandi sfide globali, dal clima al cambiamento per ricostruire la fiducia e la coesione sociale. Per affrontarli, i leader dovranno adottare nuovi modelli”.
Spesso si pensa che le decisioni che vanno ad impattare sulla vita dei cittadini siano frutto di corto circuiti politici, di approssimazione, di non approfondimento dei temi.
Invece le scelte politiche in questo momento sono molto chiare: un uomo solo al comando con un parlamento svilito ad un manipolo di servitori del re, i quali rispondono ad ordini ben precisi che arrivano dall’alto.
E molti non riescono ancora a comprendere che dietro la bocciature dell’emendamento per mettere fine alla tessera verde ci sono nomi e cognomi ovvero precise responsabilità.
Ci sono 14 voti parlamentati che hanno votato a favore, 5 che in un momento come questo trovano pure il coraggio di astenersi e soprattutto 18 contrari.
Ed allora per una volta proviamo a vederli i nomi di questi garanti della democrazia, dei rappresentanti del popolo, di coloro che hanno a cuore le sorti del nostro bellissimo e devastato Paese.
Voglio soprassedere dall’elencare coloro che hanno votato a favore, ricordando soltanto che si tratta dei parlamentati di Fratelli d’Italia, Lega e Alternativa.
Si sono astenuti con grande senso di responsabilità:
Forza Italia
Roberto Bagnasco
Dario Bond
Michela Vittoria Brambilla
Roberto Novelli
Giuseppina Versce
Hanno votato contro ovvero a favore del mantenimento del green pass anche sul posto di lavoro, tanto per intenderci nonché per entrare alle poste e in banca:
Gruppo Misto
Michela Rostan
Maria Lapia
Coraggio Italia
Fabiola Bologna
Giorgio Trezzino
Italia Viva
Maria Teresa Baldini
Lisa Noja
Partito Democratico
Elena Carnevali
Vito De Filippo
Stefano Lepri
Giuditta Pini
Luca Rizzo Nervo
Angela Schirò
Paolo Siani
Liberi e Uguali
Nicola Stumpo
Ed infine i paladini delle libertà, i fautori della fine delle povertà, quelli dell’uno vale uno, i rappresentanti del popolo per il popolo, i parlamentari del Movimento 5 Stelle
Celeste d’Arrando
Angela Ianaro
Stefania Mannì
Massimo Carmelo Misiti
Silvana Nappi
Salvatore Leonardo Penna
Nicola Provenza
Francesca Anna Ruggiero
Gilda Sportiello
Virginia Villini
Ricordiamo bene i loro nomi semmai tra una pandemia e l’altra ci sarà concesso di tornare a votare.
QUI IL SITO DELLA CAMERA DOVE POTETE VEDERE I COMPONENTI DELLA COMMISSIONE 12
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