Domenica 27 luglio, alle 19.45, si chiude la tredicesima edizione del festival internazionale con lo spettacolo “La danza delle emozioni”.
Un galà che celebra l’arte coreutica in tutte le sue sfumature, tra estetica ed energia, con protagonisti danzatori di fama nazionale e internazionale.
L’evento, inserito nel programma di “Estate in Fortezza 2025”, è promosso dall’associazione Progetti Per La Danza, in collaborazione con Comune di Arezzo, Fondazione Guido d’Arezzo e Fondazione Arezzo InTour.
Sarà una serata intensa, tra danza, musica, arti visive e cultura urbana, pensata per accompagnare il pubblico verso il tramonto.
“Ogni passo, ogni gesto e ogni nota raccontano un’emozione vissuta, condivisa, trasformata in arte”: così viene presentato lo spettacolo, condotto da Marzia Fontana.
Sul palco, allievi e allieve da tutta Italia che hanno partecipato al campus InDanza&InArte, vivendo un’intensa settimana di formazione e perfezionamento ad Arezzo.
Le lezioni hanno dato vita a balletti e pièce che animeranno “La danza delle emozioni”, in un alternarsi ritmico di stili: dal classico al modern, dall’urban contemporary all’hip hop.
Giovani talenti avranno così l’occasione di esibirsi in uno scenario unico come la Fortezza Medicea, valorizzando la loro creatività davanti al pubblico.
Ospiti speciali arricchiranno la serata:
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la Compagnia Opus Ballet con “Behind you” di Adriano Bolognino,
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il Centro Studio Danza e Movimento Hdemia Krilù con “Animae” di Niccolò Poggini,
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il duetto Federica Cangiano e Giulia Addati con “Lux”, regia di Luca Lupi,
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“Last Ephemeral Dance” di Paolo Rizzo, già vincitore del concorso CaNoNi>InVerSi.
Il contributo musicale sarà a cura degli allievi di Proxima Music, con un trio chitarra-voce-violoncello che accompagnerà dal vivo alcune performance, intrecciando suono e movimento. Biglietti e informazioni su: discoverarezzo.ticka.it
Anna Pagano, presidente di Progetti Per La Danza, commenta:
«La danza delle emozioni proporrà una sinergia tra linguaggi artistici, esaltando la multidisciplinarità e l’incontro tra giovani talenti.
Concludiamo così una settimana intensa, ricca di formazione e cultura, che ha portato la danza italiana sotto i riflettori di Arezzo.
Una testimonianza del potere espressivo e inclusivo di quest’arte, capace di valorizzare anche il territorio che la ospita».