Gli Studios Poti Pictures diventano un polo nazionale di cinema

La conferenza stampa di oggi ha segnato la chiusura di un triennio decisivo per la Poti Pictures, divisione cinematografica della Cooperativa ‘Il Cenacolo.

Tra il 2022 e il 2025 un’idea sperimentale è diventata un modello unico in Italia, capace di ridefinire la formazione, il linguaggio cinematografico e la narrazione della disabilità.

Un percorso che la Cooperativa ha sostenuto e ampliato, accompagnando una crescita che ha portato alla nascita dei Poti Pictures Studios e di un metodo certificato dall’Università di Siena che permette a persone con disabilità intellettiva e relazionale di diventare attori.

La Poti Pictures Academy è stata il cuore di questa trasformazione: tre anni, tre classi e percorsi calibrati sulle fragilità e sulle potenzialità di ogni attore.

Il metodo integrato – educativo, psicologico e cinematografico – ha permesso di lavorare in profondità sulle emozioni, sull’immedesimazione e sulla tecnica, guidati da professionisti del cinema nazionale e internazionale oltre che dal team multidisciplinare della Poti Pictures composto da Daniele BonariniSara Borri e Michele Grazzini

Il triennio ha prodotto risultati notevoli: 7 cortometraggi29 spot106 videocampagne per enti nazionaliinternazionali, collaborazioni con Revok Film e produzioni destinate anche a canali istituzionali.

A questo si è aggiunta la sperimentazione social con la webserie in lavorazione insieme a “Educazione Cinica”, che ha ampliato linguaggi e pubblici.

Il set è diventato un luogo di apprendimento reale, e ogni Premiere ha restituito il senso di una crescita collettiva.

Da qui la domanda inevitabile: E dopo? La risposta è arrivata con la nascita dei Poti Pictures Studios, un polo stabile in cui attori formati possono continuare a crescere, lavorare, entrare in produzioni reali, ricevere compensi, trovare spazi e responsabilità nuove.

Gli Studios, però, non sono solo un luogo di produzione: sono diventati uno spazio aperto alla città, alle scuole, ai giovani, ai professionisti della cultura e della comunicazione.

Una casa creativa dove la diversità non è un limite: «Quando si costruisce un linguaggio condiviso, tutto diventa possibile – ha

dichiarato Daniele Bonarini, regista e fondatore della Poti Pictures – Gli Studios sono il completamento naturale di un percorso:

qui i talenti crescono, trovano continuità, si confrontano con il mondo del lavoro. Cambiare la narrazione della disabilità è tutt’oggi il nostro obiettivo».

La psicologa della Poti Pictures, Sara Borri, ha ricordato l’impatto umano del percorso:

«Ogni partecipante affronta un viaggio complesso, emotivo e trasformativo.

I risultati parlano da soli: crescita personale, consapevolezza, autonomia, responsabilità. Gli Studios nascono per non interrompere questa evoluzione, ma per farla diventare progetto di vita».

Accanto al racconto interno, la conferenza ha dato voce al territorio e ai partner che hanno accompagnato la Poti Pictures in questi anni. 

Il Vicesindaco del Comune di ArezzoLucia Tanti, ha definito Poti Pictures «La dimostrazione concreta di cosa accade quando una comunità decide di investire sul talento di tutti.

Qui non si parla solo di inclusione: qui si costruisce cultura, lavoro, partecipazione. È un progetto che rende Arezzo un riferimento nazionale e che ci ricorda che la disabilità non è un limite, ma una lente attraverso cui riscoprire il valore umano e creativo della nostra città».

Giovanna Paladino, Responsabile della Segreteria Tecnica di Presidenza di Intesa Sanpaolo e Senior Director del Fondo di Beneficenza, ha sottolineato che «L’impegno del Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo va oltre il sostegno economico:

crediamo nel valore dell’accompagnamento, del confronto continuo e della crescita condivisa. Cerchiamo sempre progetti innovativi, capaci di generare un impatto reale sulla comunità e Poti Pictures è senza dubbio uno di questi.

In questi anni abbiamo visto un miglioramento costante, frutto di un dialogo aperto sulla misurazione dei risultati e di un percorso che trasforma le potenzialità in opportunità concrete».

Anche la Fondazione CR Firenze ha confermato il proprio sostegno: «Quello che Poti Pictures ha costruito in questi tre anni è molto più di un percorso formativo:

è un presidio culturale del territorio, un motore di crescita e partecipazione. Gli Studios oggi sono una piattaforma aperta alla comunità, capace di creare lavoro, visioni e nuove narrazioni.

Come Fondazione, siamo al loro fianco per accompagnarne l’evoluzione nazionale». Ha detto Andrea Sassi, membro del Comitato di Indirizzo di Fondazione CR Firenze.

«Questo laboratorio, nato oltre dieci anni fa, rappresenta un nuovo umanesimo culturale, basato sul presupposto che ogni persona ha una bellezza unica da raccontare e una visione originale del mondo.

L’obiettivo – ha spiegato Massimo Paoletti, presidente della Cooperativa Il Cenacolo – è diventare un modello nazionale nel rapporto cinema-disabilità, superando gli stereotipi e contribuendo a trasformare lo sguardo della società».

La conferenza stampa ha visto anche la partecipazione di Alberto Zanobini, per Toscana Accessibile progetto della Regione Toscana, ha ricordato la collaborazione nata attorno al Manifesto per una Toscana Accessibile e allo spot realizzato dai Poti Pictures Studios che sarà presentato presto. 

Mentre Francesco Vaia, componente dell’Autorità Garante Nazionale dei diritti delle persone con disabilità ha riportato l’attenzione sul tema della comunicazione: 

«per la nostra Istituzione raccontare la disabilità oltre gli stereotipi è fondamentale e, in questo, la Poti Pictures è un partner per noi strategico».

L’attore e regista Alessandro Benvenuti, dopo l’esperienza condivisa nel set della campagna ‘Uniamo’ della Federazione Nazionale Malattie Rare, ha definito gli Studios: 

«Un luogo che unisce qualità artistica, sensibilità e professionalità. Un’esperienza che arricchisce chiunque vi entri».

La conferenza si è chiusa con lo sguardo rivolto al futuro: dal 2026 al 2028 i Poti Pictures Studios diventeranno un polo stabile nazionale dedicato al cinema e alla partecipazione.

Un luogo dove cresceranno nuove produzioni, nasceranno collaborazioni con le scuole e con il cinema italiano.

Verranno avviati percorsi formativi multidisciplinari e si lavorerà per creare opportunità professionali concrete per gli attori formati.

Ciò che tre anni fa era una scommessa, oggi è un’identità. Nel nuovo triennio Poti Pictures rilancia la sua sfida più grande: cambiare lo sguardo sulla disabilità.

E lo fa chiamando a raccolta istituzioni, comunità e mondo produttivo. Perché il cambiamento, ormai, non è più un progetto: è un impegno collettivo.

La mattinata ha visto anche la partecipazione di alcuni attori della Poti Pictures. La loro presenza ha restituito il senso più concreto del percorso compiuto in questi anni.

È stata inoltre presentata, in anteprima, la nuova produzione video realizzata dagli Studios: lo spot per la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità che si celebra domani, 3 dicembre:

un contributo che si inserisce nel dibattito nazionale con l’intento di proporre una narrazione più autentica, rispettosa e coraggiosa della disabilità. 

Un lavoro che riflette la missione degli Studios: continuare a trasformare lo sguardo sulla disabilità spostandolo sulla ‘persona’ attraverso la forza delle immagini.

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