Gli studenti della Piero della Francesca in Erasmus in Olanda

Dal 13 al 15 ottobre, dieci alunni delle classi terze della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo Piero della Francesca hanno preso parte ad un’esperienza di mobilità di gruppo Erasmus+ presso il Carolus Clusius College di Zwolle, nei Paesi Bassi.

A guidarli in questa avventura formativa sono state la Dirigente Scolastica, prof.ssa Rossella Esposito, e la docente prof.ssa Elvira Romano.

L’iniziativa è stata realizzata grazie ai finanziamenti dell’INDIRE nell’ambito del programma Erasmus+ 2021–2027, con risorse del PNRR – Next Generation EU, a sostegno della cooperazione educativa e dell’integrazione europea.

Il progetto nasce con l’obiettivo di promuovere la comprensione interculturale, rafforzare il senso di appartenenza a una comunità europea unita e potenziare le competenze linguistiche in inglese.

Voci entusiaste e di apprezzamento quelle degli studenti partecipanti che, al loro ritorno, hanno raccontato alla classe l’esperienza appena vissuta in Olanda.

Gli studenti della Piero della Francesca in Erasmus in Olanda
Gli studenti della Piero della Francesca in Erasmus in Olanda

Non avevo mai parlato così tanto in inglese fuori dalla scuola. All’inizio avevo paura di sbagliare, ma ho capito che comunicare è più importante che essere perfetti” ed ancora “Ho scoperto che anche se viviamo in Paesi diversi, abbiamo sogni molto simili.

Questo viaggio mi sta aiutando a capire che l’Europa è davvero una grande famiglia”. E poi “Durante il laboratorio di fotografia abbiamo creato un progetto insieme ai ragazzi olandesi.

Non ci conoscevamo, ma ci siamo capiti subito. È stato emozionante sentirsi parte di un’unica squadra”.

Ed infine tutti concordi nell’affermare che “Mi porto a casa un messaggio forte: l’amicizia non ha confini e la lingua non è un ostacolo, ma un ponte”.

“Questa esperienza si conferma, come hanno sottolineato la Dirigente, prof.ssa Rossella Esposito e la prof.ssa Elvira Romano, quale strumento per costruire una società più inclusiva, coesa e orientata al dialogo.

La mobilità non rappresenta solo un viaggio, ma un investimento nel futuro dei nostri ragazzi ed in particolare il programma Erasmus+ consente di vivere l’Europa in modo concreto e positivo”.

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