La nota di Giuseppe Giorgi, consigliere nazionale del Partito Democratico:
ยซร di grande attualitร politica il dibattito che intreccia cattolici e partito Democratico alla luce della rivoluzione Schlein. Di rivoluzione si tratta, nellโapproccio, nei metodi, nella passione. A questo passaggio epocale nel PD ho partecipato convintamente. Nella societร post moderna digitale dobbiamo porci con la profonditร dello studio, il coraggio della curiositร di territori nuovi, la lealtร a scelte che vengono da lontano e vanno testimoniate nel tempo della polverizzazione sociale caratterizzata dal duro confronto tra lโalto e il basso mai dimenticando questโultimo pieno di โinvisibiliโ.ย
La lealtร si chiama dottrina sociale della Chiesa con i suoi โpiccoliโ come diciamo noi delle ACLI, la โfraternitร โ di Francesco, la sua โLaudato Sรฌโ, lโimpegno militante nel Movimento della PACE. Nellโazione politica mi sono spesso ispirato a Tommaso Moro: fedele al suo Dio, fedele al suo Re.ย
Sono tra i fondatori aretini del PD e ho colto nel riferimento a Giuseppe Dossetti della neo Segretaria Elly Schlein non solo un omaggio alla cultura cattolico democratica ma un ancoraggio popolare allโanelito che con luciditร Goffredo Bettini sintetizzava in uno scritto di settimane fa: โโฆ รจ dallโincontro tra cattolici e sinistra che nasce lโumanesimo del PDโฆโ in questo tempo di anime perse tra i flutti mediterranei.ย
Scrivo di una cultura, quella cattolico democratica, che offre vitalitร al partito della Democrazia, per il lavoro a misura della dignitร della persona umana, per la sicurezza dei lavoratori, contro le morti bianche, per la Formazione continua, per la custodia della Terra, del suo Ambiente di generazione in generazione, per la Salute e la Scuola di tutti (รจ questo lโanno del centenario della nascita di Don Milani), scrivo della PACE e contro la bestemmia del commercio delle armi, radice fondativa del PD che voglio. Molti opinionisti neo cons, di destra e radical chic mettono lโaccento su un malessere dei cattolici nel PD. Il mondo cattolico รจ complesso e plurale. La mia presa di posizione รจ quella di un iscritto al PD, di un cattolico democratico che rappresenta solo il suo percorso politico. ร il mio pensiero.ย
Nel PD non mi sono mai sentito nรฉ ospite, nรฉ sgradito!
Anzi, ho avuto ascolto, attenzioni e compagnia. Sono stato in minoranza e in maggioranza. Ora ho sostenuto Elly per passione e intelletto, per quella svolta di freschezza e di apertura che ho sentito dal suo primo intervento in Assemblea Nazionale e dallo straordinario incontro aretino alla Casa delle Energie.ย
Da Rosy (Bindi) a Elly (Schlein) non solo questione di ipsilon, forse il ricongiungimento, per me positivo, di un percorso politico. Due donne volitive, coraggiose. A Rosy mi lega un lungo tratto di strada e affetto, vivo il suo appartarsi dal PD come una assenza triste. Ha fatto bene il Sen. Boccia a chiederle pubblicamente di tornare. Unisco la mia voce: Rosy torna a darci una mano.
Cโรจ un vento nuovo nel PD, torna lโentusiasmo, con nuove presenze e prestigiosi ritorni, rinnovati impegni. La Fase Costituente continua, cโรจ tanto lavoro organizzativo, politico da mettere in campo per lโalternativa a questa destra rozza e disumana e possiamo farcela se sapremo essere partito plurale, popolare, dove non ci sono nemici ma compagni di strada. Le โsfumatureโ arricchiscono il partito della Democrazia, lโUNITAโ PLURALE รจ possibile.
Concludo questo intervento con le recentissime parole al giornale Avvenire di Pier Luigi Castagnetti, presidente dellโassociazione โi Popolariโ:
โUn PD senza i cattolici non sarebbe piรน il PDโฆ il nostro รจ un partito democratico, lโultimo rimasto. Le linee le danno i gruppi direttivi, non un leader da solo. Schlein lo saโยป.