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Galileo Galilei un uomo solo contro tutti

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Eppur si muove ...
Eppur si muove ...

Oggi è l’occasione per ricordare la storia di un grande uomo, fatta di solitudine e ricerca della verità. A Pisa, il 15 febbraio 1564, 460 anni fa, nasceva Galileo Galilei, astronomo e matematico, processato dal Tribunale dell’Inquisizione a causa delle sue libere conclusioni scientifiche.

Sono passati secoli ma i problemi del nostro tempo rendono Galileo un uomo attuale dei giorni nostri perchè non si è ancora risolto il problema del conflitto di interessi, dell’imparzialità e indipendenza della  “ricerca scientifica” e dell’utilizzo del capitale investito nella comunità scientifica.

Comunemente si usa dire che “chi paga l’orchestra sceglie la musica” ed anche in campo scientifico, si scopre che “chi paga la ricerca può determinare il risultato”, senza allarmarci sul perché le case farmaceutiche investano denaro e quale utilità ne traggano nel sostenere tutti i costi di un determinato studio.

Come oggi molti medici e ricercatori rivendicano l’indipendenza della ricerca scientifica dalle grandi case farmaceutiche, nota a tutti come “Big Pharma”, così anche Galileo sosteneva l’indipendenza della ricerca scientifica dalle Sacre Scritture.

Galielo voleva dichiarare al mondo i risultati delle sue osservazioni pratiche che ancora oggi vengono chiamate “evidenze scientifiche” proprio perché sono lì ed evidenti a tutti ma contro le sue evidenze si sono abbattute l’ignoranza e l’intolleranza delle istituzioni del suo tempo.

Mentre la Chiesa aveva appoggiato il sistema Tolemaico secondo il quale la Terra fosse immobile ed il Sole vi girasse attorno, la “comunità scientifica” del tempo utilizzava il metodo di ricerca Aristotelico, secondo il quale ogni ricerca si basava su sillogismi cioè ragionamenti concatenati per cui “Se le premesse sono entrambe vere, la conclusione non può essere falsa” e su deduzioni cioè quella forma di ragionamento mediante la quale da una verità universale si ricava una verità particolare.

Ma proprio con questa logica, in cui si era fusa tutta la verità biblica, era possibile schiacciare ogni alternativa di pensiero diverso potendo quindi diventare un’arma capace di imprigionare il mondo del sapere.

Oggi è pacifico quanto Galileo osservò e concluse: il Sole è immobile e la Terra vi gira attorno.

Galileo non poteva accettare che gli argomenti logici venissero usati come “formule magiche” capaci di dissolvere le evidenze scientifiche e non poteva accettare che l‘utilizzo dell’Autorità potesse diventare un elemento decisivo davanti alla quale i fatti non servivano a nulla. Egli ebbe il coraggio di affrontare concezioni secolari ed universalmente accettate, sfidando l’Autorità con il suo metodo di osservare la realtà e sperimentare nei fatti come accadde nel famoso episodio della Torre di Pisa allorchè mostrò al popolo come un corpo pesante ed uno leggero cadessero quasi simultaneamente con una differenza molto inferiore a quella prevista dal metodo Aristotelico.

Aristotele e la Bibbia erano un muro intellettuale che Galileo ha dovuto abbattere per rendere libere le sue idee ed i suoi metodi!

Con la stampa del suo trattato “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo”, si aprirono le porte del processo e fu subito Inquisizione. Venne condannato e dopo la lettura della sentenza, gli venne data la possibilità di evitare il rogo, se in ginocchio avesse ripetuto “abiuro, maledico e detesto i suddetti errori ed eresie contrari alla Santa Chiesa“.

Non vi sono fonti certe ma scampato dal rogo, uscendo dalla Chiesa di Santa Maria sopra Minerva a Roma, ove si tenne il processo dichiarò “eppur si muove…!!!“; è pacifico che l’atto forzato di rinnegazione non abbia minimamente ridotto la statura morale e scientifica di questo gigante che è Galileo Galilei.

Oggi sentiamo ancora più forte l’ammirazione per uomini liberi come lui, ricordandolo a quei ricercatori che vengono ridicolizzati ed a quei medici che vengono radiati per punirne le idee. Comprendiamo il grande senso di vuoto e solitudine che deve avere provato Galileo quando tutto gli era contrario come quella solitudine che oggi ha provato un sanitario soggetto a procedimento disciplinare e finanche radiato per avere avuto idee contrarie a quelle imposte dall’Autorità e dalla Comunità Scientifica.

Salutiamoci con alcune domande che hanno sempre fatto bene!

Come può l’Autorità imporre ciò che dice la Scienza?

Chi e come può decidere i limiti della Comunità Scientifica e chi deve farne parte?

… ed infine la più vecchia di quasi duemila anni: Quis custodiet ipsos custodes? «Chi sorveglierà i sorveglianti stessi?».

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