Ospite di La Voce Libera, Lucrezia Lombardo, – Scrittrice, Poetessa e Filosofa – giovane voce autorevole e poliedrica del panorama culturale italiano, ci accompagna in un viaggio attraverso le sfide complesse della nostra epoca, sottolineando come la filosofia sia uno strumento indispensabile per coltivare il pensiero critico e la libertà individuale.
Spesso vista come disciplina elitaria e distante dalla realtà, la filosofia secondo Lombardo è invece una scelta di vita concreta che ci educa a porci le domande giuste prima ancora di cercare risposte, diventando così il mezzo per difendersi dalle ideologie e dalla propaganda.
Durante l’intervista si evidenzia come il periodo della pandemia abbia messo in luce la nostra incapacità di pensare criticamente, lasciandoci preda del “pensiero prevalente” senza riflessione autonoma.
Lucrezia riprende inoltre il concetto di “società liquida” di Bauman, in cui il consumismo sfrenato e la superficialità generano un individualismo che frammenta la comunità e indebolisce i legami sociali. Questo individualismo ha illuso di poter godere di una libertà assoluta, ma in realtà ha portato a una società fragile, dove la libertà implica invece responsabilità personale verso sé stessi e gli altri.
Un punto chiave è la critica alla trasformazione della scienza in dogmatismo, che ha sostituito la ricerca della verità con forme ideologiche distorte. Lucrezia mette in guardia sul pericolo di un “sacro falsificato” che si manifesta in forme politiche e scientifiche devianti, e invita a recuperare un rapporto più autentico con la conoscenza.
Nel dibattito si richiama il ruolo essenziale dell’intellettuale attivo, che non deve temere di esporsi e schierarsi, e si denuncia una profonda crisi etica della classe politica, paragonata a un regime feudale in cui il potere si esercita senza rendere conto ai cittadini, ormai troppo disillusi e incapaci di opporsi.
Citando Michel Foucault, Lombardo spiega come il potere si manifesti oggi come una rete orizzontale che controlla la società tramite propaganda, disinformazione e meccanismi disciplinari invisibili, rendendo fondamentale la funzione critica della filosofia su scienza, politica e psicologia.
Altro tema centrale è la crescente disuguaglianza, non solo materiale ma anche culturale, che rischia di portare a un progressivo autoritarismo. La soluzione, secondo la filosofa, è un ritorno a una logica comunitaria basata sul rispetto, sulla valorizzazione dell’unicità e sulla solidarietà, da costruire a partire da famiglia e scuola.
Lombardo invita le nuove generazioni a essere coraggiose, ad assumersi responsabilità, a fare fatica e a costruire rapporti autentici, evitando la superficialità e coltivando il pensiero critico.
Non manca una riflessione sull’intelligenza artificiale, vista come grande opportunità che però deve essere guidata da un’etica umana, per evitare che diventi uno strumento disumanizzante.
Infine, Lucrezia sottolinea l’importanza di riscoprire valori morali e spirituali, di combattere la crisi esistenziale e sociale con consapevolezza e impegno, e di valorizzare la filosofia come guida per orientarsi nella complessità del mondo moderno.