Si è tenuta sabato 13 settembre presso l’Hotel Minerva la tavola rotonda organizzata dall’associazione ELab, incentrata sul tema “Progetto di vita nella disabilità” fortemente voluta dalla Vicepresidente Lucia Cherici, candidata come indipendente nelle liste di Forza Italia alle Regionali Toscane del prossimo 12 e 13 ottobre .
La giornata ha visto la partecipazione di autorevoli relatori, tra cui Stefano Sesti, Presidente dell’associazione La Crisalide, Gianpiero Lapini della Fondazione Riconoscersi, Salvatore Mauro Presidente fondatore dell’associazione ToscanaAbile e Francesca Marchionni, Direttrice Risorse Umane del Gruppo Prada.
A seguito degli interventi, Lucia Cherici, ha raccolto e condiviso la visione delineata, chiara e appassionata: la persona con disabilità deve essere al centro del proprio progetto di vita che deve scegliere secondo le proprie inclinazioni.
Lucia Cherici condivide la visione dei relatori: “È fondamentale riconoscere la dignità di ogni individuo, permettendo a ciascuno di scegliere la propria strada, senza che la disabilità diventi un limite”.
Cherici sottolinea l’importanza di introdurre una cultura del lavoro anche per le persone con disabilità, affermando che è possibile superare una visione assistenzialistica, integrando concretamente questi individui nel mondo del lavoro.
La relatrice Francesca Marchionni per diretta esperienza nel Gruppo Prada, declinando in concreto le scelte aziendali, ha evidenziato come le aziende, in particolare quelle di grandi dimensioni, possano e debbano aprirsi all’inserimento di persone con disabilità, offrendo loro opportunità di reddito e dignità con “veri” lavori e mansioni specifiche.
A questo proposito, Stefano Sesti ha sollevato una questione cruciale: “è giusto che una commissione decida di non far lavorare le persone, relegandole a un sussidio di 1250€ al mese? “
La proposta che è emersa di destinare molti dei fondi legati alla disabilità direttamente alle aziende con il preciso scopo di creare vere opportunità di lavoro per i giovani con disabilità è stata accolta con favore da Cherici.
Cherici condivide il contributo di Gianpiero Lapini quando afferma “Esiste l’urgenza di investire in politiche del lavoro strutturali, promuovendo percorsi di tutoring che supportino sia le persone con disabilità che le aziende nell’integrazione di queste persone nel loro organico.
È tempo di passare da una visione assistenziale di breve respiro ad una prospettiva di lungo periodo, restituendo la dignità alla persona attraverso il lavoro.”
Come sottolineato anche dal Presidente di Elab, l’Arch. Vincenzo Totaro, anche il Logo ONU inserito nella locandina dell’evento del 13 settembre pone al centro la persona richiamando l’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci.
“La legge 68/1999, che promuove il diritto al lavoro delle persone disabili” continua Cherici “Deve andare oltre i programmi di tirocinio e favorire un approccio personalizzato per ogni giovane con disabilità, ispirandosi anche al modello della Lombardia dove la Regione ha investito nelle politiche sulla disabilità, nel biennio2024-2025, 77 milioni di euro.” ed in merito Alessandra Magi, dirigente di Elab sottolinea “E’ importante un sempre maggior coinvolgimento tra pubblico e privato”.
Inoltre dal focus che Salvatore Mauro ha svolto su “Care Giver” e “Case Manager” è emersa la necessità di andare oltre. Sottolinea Cherici, dopo le considerazioni della tavola rotonda:
“La recentissima legge regionale toscana n. 55/2025 appare più uno spot elettorale senza contenuto e soldi (175.000 euro stanziato per anno sono una vera presa di giro per chi ha bisogno di investimenti concreti e consistenti) che un testo normativo utile a risolvere i problemi delle madri costrette a rinunciare al proprio lavoro per svolgere un vero e proprio lavoro di cura che è propria di ogni genitore.
“Non si può chiamare una madre Care Giver pensando di dare dignità ad un lavoro di cura instancabile e inquadrare come volontario il parente che si occupa del disabile in famiglia. Una madre cura il proprio figlio a prescinde dal nome che le si attribuisce per il solo fatto di amarlo.
Occorrono invece una vera visione di lungo periodo e progetti veri, adeguati e strutturali con adeguate risorse” conclude Cherici “La prossima Governance della Regione Toscana deve investire maggiormente anche per garantire un sistema di welfare che supporti le donne madri nella realizzazione effettiva del loro percorso lavorativo e non si può sentire (né tantomeno votare) chi vuole sperperare risorse correndo dietro ad un reddito di cittadinanza regionale che reitera politiche assistenzialistiche che non creano lavoro quando questi sono i veri problemi che le famiglie giustamente hanno diritto di risolvere.”
La tavola rotonda di sabato ha rappresentato un passo importante verso un futuro in cui le persone con disabilità possano affermare la loro autonomia e dignità.
L’associazione Elab e Lucia Cherici continueranno a lavorare per trasformare questa visione in realtà, sostenendo ogni iniziativa volta a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
Contatti: Associazione Elab Elaboratorio di Idee (Email: elabox2024@gmail.com) – Lucia Cherici (mail lucia.cherici@gmail.com)