La storica manifattura del Casentino, eccellenza aretina rinomata per il suo “panno del Casentino” e attiva nel mercato della sartoria di lusso fino al 2022, cessa la sua attività.
I titolari hanno confermato che la decisiva “mannaia” è rappresentata dai costi insostenibili delle bollette energetiche. Nonostante gli sforzi per tutelare i dipendenti attraverso gli ammortizzatori sociali, l’interruzione della fornitura elettrica ha reso impossibile proseguire.
Questo drammatico epilogo si inserisce in un contesto di politiche scriteriate e assolutamente asservite agli interessi di Bruxelles.
Democrazia Sovrana e Popolare ribadisce da tempo la sua ferma opposizione a scelte che, come le sanzioni alla Russia o il sostegno alla guerra, hanno portato a un impoverimento senza precedenti degli stati europei, una realtà acuita dal “caro bollette”.
Mentre altri attori politici sembrano disinteressati, con sindacati distratti e occupati in “onde emotive” e la politica regionale in “pieno relax” post elettorale, Democrazia Sovrana e Popolare si erge sola a baluardo.
“Difendiamo l’Articolo 1 della Costituzione, la sovranità popolare, il lavoro, la dignità e il nostro capitale manifatturiero. Un’alternativa esiste: dare forza a chi pone la sovranità popolare e la difesa del lavoro al primo posto”.
Chiosa Milena Freni Coordinatrice per la Provincia di Arezzo.
Democrazia Sovrana e popolare è l’unica proposta Sovranista che riporta al centro l’individuo e la sua partecipazione politica secondo i dettami costituzionali.
DSP Toscana

