ร questo il tema che sarร trattato il 2 aprile in occasione della Giornata Mondiale per la consapevolezza sullโautismo, a Castiglion Fiorentino presso la Casa di comunitร di via Madonna del Rivaio.
Un incontro aperto agli educatori degli asili nido dโinfanzia che avrร come obiettivo sia quello di fornire le indicazioni utili ad identificare i segni di sviluppo atipico legati a situazioni di rischio per il disturbo dello spettro autistico, che le modalitร per comunicare alla famiglia la necessitร di rivolgersi ai servizi territoriali per eventuali approfondimenti clinici.
L’incontro di formazione ha anche l’obiettivo di illustrare gli interventi disponibili sul territorio al fine di promuovere un lavoro di rete, attraverso la condivisione di strategie di supporto per lo sviluppo delle competenze comunicativo-relazionali nei bambini.
ยซI nidi di infanzia sono contesti privilegiati per osservare i bambini in ambiente naturale: รจ qui, infatti, che l’interazione con i pari e la continua stimolazione comunicativa permette di evidenziare le traiettorie di sviluppo a rischio โ spiega la dr.ssa Anna Giommoni, neuropsichiatra infantile responsabile UFSMIA Valdichiana Aretina -. Lโosservazione รจ lo strumento chiave per riconoscere comportamenti atipici e gli educatori svolgono un ruolo cruciale nellโidentificare precocemente i segni di un possibile rischio di disturbo dello spettro autisticoยป.
ยซLa comunicazione degli educatori con la famiglia di quanto osservato, รจ un passaggio delicato ma essenziale โ prosegue Giommoni -. Rilevare eventuali segni atipici e condividerli con i genitori permette un invio precoce ai servizi competenti per una valutazione diagnostica tempestiva e lโattivazione di interventi mirati, in modo da migliorare le competenze comunicativo-relazionali e ampliare gli interessi del bambino. Infatti, sfruttando la plasticitร cerebrale in una fase di sviluppo particolarmente ricettiva (fascia di etร 0-3 anni), attraverso una adeguata stimolazione, รจ possibile influenzare positivamente le traiettorie evolutive del bambino. Sono interventi che richiedono un lavoro di rete tra professionisti, famiglia e agenzie educative per assicurare un supporto integrato e coordinatoยป.
Lโincontro si terrร il 2 aprile dalle 17 alle 19 presso la Casa della Comunitร di via Madonna del Rivaio, 87 e vedrร gli interventi della dr.ssa Anna Giommoni, neuropsichiatra infantile responsabile UFSMIA, dr.ssa Silvia Cantelli, psicologa e psicoterapeuta UFSMIA con il progetto di โPsicoeducazione Familiare e Autismoโ, della dr.ssa Giulia Tanganelli, educatrice del Progetto di โPsicoeducazione Familiare e Autismoโ e la dr.ssa Sara Falchi, educatrice Professionale UFSMIA.