DEMOS: a Saione la Casa dei Popoli per l’integrazione

Un punto di riferimento per gli immigrati, sarebbe davvero utile se fatto in modo giusto, con accoglienza e professionalità.

Dare informazioni burocratiche distaccando personale comunale, creando collegamenti con gli altri uffici, fare educazione civica agli adulti, collegarsi con l’associazionismo per l’insegnamento dell’italiano a quest’ultimi  dando vita a un welfare municipale concreto. Queste le buone pratiche della Casa dei Popoli.

L’attuale Amministrazione Comunale ha voluto e vuole l’apartheid ma la separatezza frena l’evoluzione.

Per DEMOS l’Osservatorio dei cattolici democratici, Saione è quartiere pilota, non terra di frontiera, è la chiave di volta , una delle chiavi dello sviluppo di Arezzo con i nomi d’integrazione e interculturalità.

Uno sviluppo fatto di accoglienza, opportunità, regole condivise da rispettare.

Il ritornello lamentela degli “ immigrati sono ignoranti “ è strumentale al razzismo se non si fa nulla per migliorarli, il Buon Governo dell’attuale Amministrazione Comunale è una favola che dura da dieci anni, vedasi chiusura della Casa delle Culture che era punto di riferimento interculturale per tanti giovani immigrati.

Unire la comunità cittadina, contrastare la città divisa, significa costruire luoghi di accoglienza, di educazione civile, di facilitazione all’integrazione.

La separatezza non paga, l’accoglienza è pace sociale se progettuale, fatta di sevizi pubblici concreti.

In poco più di una generazione, gli immigrati diventeranno la maggioranza dei cittadini in età lavorativa, già adesso in maggioranza svolgono i lavori che gli aretini non vogliono fare.

Per DEMOS la nuova Caserma della Polizia Municipale in via Fabio Filzi, lo scriviamo da anni, è, ( era? ), una proposta che fa la fortuna della peggiore commedia dell’Arte, quella minore.

DEMOS ripropone la vasta area di via Tagliamento come nuove sede dei nostri vigili urbani.

L’odissea del fabbricato di via Filzi non sappiamo come finirà, tra legali e carte bollate, i cattolici democratici dell’Osservatorio DEMOS si augurano che lì si concretizzi un diritto di cittadinanza di coesione sociale, di civiltà aretina, nelle priorità della nuova amministrazione, a Saione, in via Fabio Filzi liberata dalle pastoie legali e finanziarie si realizzi la CASA dei POPOLI, servizi d’integrazione sociale, comunitari.

Anche questo vuol dire AVER CURA di AREZZO!

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