I dati dell’Indice della Criminalità de “Il Sole 24 Ore” parlano chiaro: ad Arezzo i reati sono in aumento.
Nel 2024 sono state registrate 267 denunce in più rispetto all’anno precedente, un dato che conferma una tendenza in crescita e che colloca la provincia sopra la media nazionale.
Furti in abitazione, rapine e atti vandalici segnano un andamento preoccupante, mentre la percezione di insicurezza tra i cittadini continua ad aumentare.
L’ennesimo episodio avvenuto nel cuore della città nella notte tra lunedì 10 e martedì 11 novembre 2025, in Corso Italia, dove un negozio è stato colpito da un furto violento ne è la prova più evidente.
Non si tratta di un caso isolato, la città sta diventando più vulnerabile, anche nelle sue aree più centrali e frequentate.
Non possiamo più far finta di nulla!
Mentre la Giunta continua a minimizzare, le famiglie si sentono meno sicure nelle proprie case, i commercianti denunciano furti e danneggiamenti, e nelle periferie cresce il disagio sociale.
Come Partito Democratico di Arezzo, chiediamo che la sicurezza torni davvero al centro dell’agenda politica, non con la propaganda, ma con azioni concrete.
La sicurezza non è una bandiera di parte è un diritto di tutti.
Ma per garantirla servono visione, investimenti e responsabilità, non slogan da campagna elettorale.
Arezzo è una città laboriosa e solidale, che merita di sentirsi sicura e protetta. La sicurezza è una questione di giustizia sociale, non solo di ordine pubblico.
Manuela Pisaniello segreteria dell’Unione comunale PD Arezzo

