Prosegue il percorso di formazione avanzata del personale del Pronto Soccorso della provincia di Arezzo attraverso le simulazioni in situ, che permettono agli operatori di affrontare scenari clinici realistici all’interno del proprio contesto lavorativo.
Nei giorni scorsi è stata la volta dell’ospedale della Valdichiana Aretina, dove medici, infermiere e infermieri e OSS hanno preso parte a un’esercitazione guidata dall’equipe di istruttori composta da professionisti del Dipartimento di Emergenza Urgenza della Asl Toscana sud est, diretto dal dottor Mauro Breggia.
Il progetto rientra nella programmazione annuale dei corsi dedicati ai dipendenti e ha già coinvolto gli ospedali di Bibbiena e Sansepolcro.
Le simulazioni in situ offrono ai partecipanti la possibilità non soltanto di esercitarsi in sicurezza nella gestione di casi clinici complessi, ma anche di individuare criticità organizzative, ottimizzare l’uso degli spazi e dei farmaci, e affinare i percorsi multidisciplinari tempo-dipendenti, come ad esempio quelli dedicati alla gestione dell’ictus.
“Queste simulazioni – sottolinea Maurizio Zanobetti, direttore dell’Area Dipartimentale Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza, Area Provinciale Aretina – rappresentano uno strumento prezioso sia per la crescita professionale del personale coinvolto sia per il miglioramento continuo dei servizi offerti alla cittadinanza.
Il confronto diretto sul campo favorisce il lavoro di squadra e ci permette di rafforzare la qualità e la sicurezza dell’assistenza in emergenza”.
“La simulazione in situ valorizza il ruolo di ciascun professionista e permette a infermiere, infermieri e OSS di esercitarsi in condizioni realistiche, migliorando la collaborazione con i colleghi e la prontezza nella gestione dei casi critici – spiega Susanna Pietrelli, responsabile infermieristica Emergenza Urgenza di Arezzo -.
È un investimento concreto sulla sicurezza dei pazienti e sulla professionalità delle nostre equipe”.
Il percorso formativo non si fermerà, ma continuerà anche nei prossimi mesi. Già a partire dall’autunno sono state programmate nuove tappe negli ospedali della provincia.
Un investimento sulle competenze delle operatrici e degli operatori che si traduce in maggiore sicurezza e qualità delle cure per i cittadini, soprattutto nei momenti più critici.