Due nuove piste ciclabili allโorizzonte, finanziate con fondi Pnrr, grazie allโapprovazione di altrettante pratiche urbanistiche illustrate dallโassessore Francesca Lucherini. La prima รจ un tratto di collegamento tra il centro commerciale OBI e via Bologna mentre la seconda unirร la frazione di Ceciliano e la rotatoria che incrocia la strada provinciale Setteponti e la tangenziale urbana. Soluzioni che rispondono a una filosofia di ricucitura dei tracciati ciclabili esistenti e di riqualificazione del tessuto urbano limitrofo.
Variante al piano operativo sempre illustrata dellโassessore Francesca Lucherini: ingloba il progetto redatto del Consorzio 2 Alto Valdarno consistente nellโintervento di ripristino di un tratto delle sponde e della sezione idraulica del torrente Sellina, dalla localitร San Marco fino a un chilometro oltre via Chiarini.
Futuro commerciale per lโimmobile che ospitava il corpo di guardia alla ex caserma Cadorna. Il Consiglio Comunale su proposta dellโassessore Alberto Merelli ha infatti destinato il fabbricato ai beni patrimoniali disponibili da adibire ad attivitร di somministrazione di alimenti e bevande. Tramite una procedura di evidenza pubblica verrร individuato un concessionario, un conduttore o un assegnatario che potrร gestirlo con lโobbligo di provvedere agli interventi di manutenzione straordinaria necessari allโadeguamento, al recupero e alla valorizzazione. I costi delle opere suddette saranno a carico dello stesso che potrร tuttavia scomputarli dai canoni di concessione fino allโimporto di 300.000 euro. Nel dibattito sono emerse le critiche delle opposizioni: per Michele Menchetti โil sito dove nascerร lโennesimo luogo per bere e mangiare andrebbe attenzionato per altre ragioni e mi riferisco alla querelle del nuovo Centro per lโimpiego di cui a oggi non cโรจ traccia e rispetto al quale nessuno mi fornisce rispostaโ. Per Alessandro Caneschi e Francesco Romizi emerge โla contraddittorietร tra un percorso partecipativo molto sbandierato e lanciato nei mesi scorsi sulla Cadorna e seguito da scelte come questa che dimostrano solo unilateralitร da parte dellโamministrazione comunaleโ. Per Valentina Sileno โรจ impensabile credere a un bar come presidio di sicurezza. I bar generalmente chiudono a una certa ora e la piazza si ritroverร โal buioโ almeno durante la notte. Quanto poi tali locali funzionino come presidi avrei qualcosa da eccepire visto il destino di piazza della Badia che ne รจ piena ma vive la situazione che tutti conosciamoโ. Per lโassessore Francesca Lucherini โse di riqualificazione della piazza dobbiamo parlare, รจ anche necessario mettere dei punti fermi che restituiscano decoro, senso di sicurezza e vivibilitร di unโarea nata come piazza dโarmi e destinata a diventare piazza urbana. ร una metamorfosi che comporta il superamento dellโattuale configurazione architettonica. In merito al percorso partecipativo, sono contenta che quellโopportunitร sia stata colta andando ad arricchire ilย progetto di cittร di questa amministrazione. Vogliamo una Cadorna dal volto rinnovato, individuando spazi e funzioni: la destinazione per lโedificio in questione ci pare in merito adeguataโ.
Via libera del Consiglio Comunale alla costituzione dellโassociazione Comunitร energetica rinnovabile solidale Arezzo 1 il cui asset di partenza conta innanzitutto su Comune di Arezzo e Fondazione Arezzo Comunitร , con due fornitori esterni quali Aisa Impianti e Gestione Ambientale. โIl Comune โ ha sottolineato nellโillustrazione lโassessore Marco Sacchetti โ garantisce know-how e competenze, la fondazione rappresenta e tiene le fila della societร civile e del volontariato: se facciamo loro risparmiare qualcosa in bolletta, tali soggetti avranno piรน risorse per le attivitร sociali. Le due societร partecipate hanno confermato il loro impegno a produrre energia elettrica da fonte solare fotovoltaica e da ulteriori fonti rinnovabili e a condividerne due megawatt senza chiedere nulla in cambio. La forma giuridica prescelta รจ quella dellโassociazione riconosciuta, aperta allโingresso di ulteriori partecipanti. La nascita di questa comunitร , sulla quale credo fermamente in termini culturali, al di lร della sua rilevanza economica, muove dallโintento di favorire la produzione diffusa e lโautoconsumo istantaneo di energia rinnovabile e garantire alla comunitร e al territorio i massimi benefici in termini energetici, ambientali, economici e sociali. Il vota odierno non รจ dunque solo su una delibera o un punto di partenza ma anche su un principio che vogliamo diventi solida realtร โ.
Anche per il sindaco Alessandro Ghinelli โla soluzione illustrata con passione dallโassessore Marco Sacchetti rappresenta un nuovo modo di pensare: il Comune di Arezzo segna la strada, una strada culturalmente giusta e giuridicamente ponderata, che si differenzia da altre intraprese anche in provincia e che sono incorse nei rilievi del Tar, una strada per creare e scambiare energia tra partner solidali e che percorreremo convinti, mi auguro sotto la spinta di un voto unanime del Consiglio Comunale. Restando in attesa dei decreti necessari a costituirla formalmenteโ. Per Michele Menchetti e Francesco Romizi non sono chiari i motivi per i quali la Fondazione Arezzo Comunitร sia parte del progetto visto che tra i suoi compiti statutari non compare lโenergia. Per Luciano Ralli โla vera sfida รจ vincere lโindole che finora ha prevalso soprattutto tra i privati la cui scelta per il fotovoltaico รจ stata finalizzata a produrre energia per sรฉ senza pensare a una eventuale โdiffusioneโ comunitariaโ. Per Simon Pietro Palazzo โtutti i soggetti citati dallโassessore hanno una valida ragione per stare dentro: primo perchรฉ li avevamo in casa e non cโera motivo di rinunciarvi, secondo perchรฉ la vocazione solidale della comunitร energetica legittima a pieno titolo la presenza della fondazioneโ. Anche Piero Perticai ha voluto ringraziare lโassessore โper il suo lavoro intrapreso con anima e cuoreโ. I voti favorevoli sono stati 20 e 9 gli astenuti.
Nasce su proposta dellโassessore Federico Scapecchi la Consulta dei giovani, โfrutto di un percorso partito nel 2021 con un tavolo di ascolto dei giovani e delle associazioni giovanili, quale primo passaggio propedeutico alla stesura di una prima bozza di regolamento. Nel maggio scorso sono stati organizzati due incontri aperti per analizzare la bozza stessa elaborata dagli uffici, dai quali il testo รจ uscito ulteriormente calibrato sulle necessitร dei giovani aretini grazie ai loro contributi diretti. La formulazione definitiva prevede che la consulta sia strumento di conoscenza della realtร giovanile e funzioni da stimolo e impulso sulle materie di competenza dellโassessorato. Si configura dunque come lo strumento adeguato a sollecitare e garantire la partecipazione attiva delle giovani generazioni, la conoscenza diretta dei loro bisogni dopo la pandemia, lโimplementazione dei progetti, delle iniziative e degli eventi, proposti anche dai ragazzi in prima persona, atti a promuovere benessere e coesione sociale e a prevenire il fenomeno degli inattivi, i cosiddetti Neetโ. Il regolamento prevede la sinergia con la Consulta provinciale degli studenti, promuove la partecipazione degli studenti universitari iscritti al campus di Arezzo e riserva un ruolo allโInformagiovani di supporto logistico, organizzativo e informativo sui servizi comunali dedicati a questo genere di utenza.
Nel corso del dibattito alle critiche delle opposizioni, intervenute tramite Michele Menchetti, Valentina Vaccari, Donella Mattesini e Valentina Siloeno e aventi per oggetto sia la composizione dellโufficio di presidenza della consulta, presieduta dallโassessore, sia la ridotta periodicitร delle riunioni, sia il mancato coinvolgimento effettivo del mondo giovanile relegato al ruolo di spettatore o uditore di scelte altrui, hanno replicato, oltre allโassessore stesso, anche i consiglieri di maggioranza Renato Viscovo, Roberto Cucciniello e Mattia Delfini che hanno sottolineato come lโistituzione del nuovo organo risponda a uno dei punti programmatici dellโattuale mandato e sia coerente con unโesigenza di ascolto e coinvolgimento che evita di ergerlo a decisore: โla scelta delle azioni concrete spetta legittimamente a chi ha ricevuto il mandato dagli elettoriโ.