Coldiretti di Arezzo a Bruxelles contro le pazzie della Von Der Leyen

โ€œQuesta Europa sta uccidendo il suo futuro: affama chi produce cibo sano e fa ammalare i suoi cittadiniโ€:

รจ un attacco senza precedenti quello che parte dalle strade e piazze di Bruxelles dove gli agricoltori ed agricoltrici di Coldiretti si sono ritrovati insieme, presente con la Toscana una delegazione aretina con il Presidente Lidia Castellucci, il Vicepresidente Enrico Lelli, il presidente dellโ€™Agrimercato Leonardo Belperio, il Delegato Giovani James Lewis Benedetto ed il Direttore Raffaello Betti, con oltre venti mila colleghi arrivati da molti paesi europei, per denunciare la deriva autocratica imposta da Von der Leyen, che vuole togliere risorse alle imprese agricole e al cibo sano per finanziare i carri armati, minando cosรฌ anche la salute dei cittadini consumatori.

Un piano che appare come un attacco alle fondamenta della sovranitร  alimentare dellโ€™intero continente, in un momento in cui tutte le altre potenze investono sempre di piรน nellโ€™agricoltura, ritenuta da tutti โ€“ tranne che dallโ€™Europa โ€“ una risorsa strategica.

Sulle centinaia di cartelli esibiti dai manifestanti si leggono, tra gli altri, โ€œVon der Leyen go homeโ€, โ€œContro i contadini non si governaโ€, โ€œAffamate chi vi sfamaโ€, โ€œFuori gli autocrati dallโ€™Europaโ€, โ€œA Bruxelles si taglia, nei campi si chiudeโ€.

La sforbiciata mortale alla Pac con le risorse che confluiranno in un fondo unico avrร  un impatto devastante sulle campagne.

Per lโ€™Italia si tratta di un taglio netto di 9 miliardi, che salgono a 90 se si considera lโ€™intera Ue.

Per la Toscana la riduzione investirร  come uno tsunami 35 mila imprese che non potranno contare nel prossimo settennato in circa 300 milioni di euro, tra 40-45 milioni allโ€™anno.

Sostegni fondamentali per garantire reddito e dignitร  agli agricoltori.

Tra le principali vittime ci sono le imprese giovanili e quel ricambio generazionale che รจ tra gli obiettivi dichiarati delle politiche europee.

Sulle centinaia di cartelli esibiti dai manifestanti si leggono, tra gli altri, โ€œVon der Leyen go homeโ€, โ€œContro i contadini non si governaโ€, โ€œAffamate chi vi sfamaโ€, โ€œFuori gli autocrati dallโ€™Europaโ€, โ€œA Bruxelles si taglia, nei campi si chiudeโ€.

Una decisione irresponsabile di Von der Leyen che provocherร  il tracollo della produzione agroalimentare europea, favorendo un boom di importazioni da Paesi come quelli del Mercosur, privi degli stessi standard su utilizzo di pesticidi, protezione ambientale e diritti dei lavoratori.

Quello del Mercosur, infatti, รจ un accordo ancora denso di lacune che non vengono sanate neppure dagli emendamenti recentemente approvati dal Parlamento europeo e che, secondo Coldiretti, potrร  essere approvato solo dopo lโ€™introduzione reale e vincolante dei principi di salvaguardia e di piena reciprocitร , e non di clausole formali o strumentali.

โ€œLe guerre e i conflitti commerciali di questi ultimi anni hanno fatto emergere la centralitร  del cibo e la necessitร  di sviluppare filiere agroalimentari quasi autonome.

La Cina, nellโ€™ultimo vertice esteso a Russia, India e Brasile, ha posto la filiera alimentare al0 top delle prioritร .

Gli Usa, con il Farm Bill, destinano allโ€™agricoltura risorse quadruple rispetto allโ€™Europa โ€“ spiega la Presidente Lidia Castellucci โ€“  lโ€™Ue taglia i fondi impedendoci di produrre cibo di qualitร  per la salute degli europei e di potenziare le esportazioni.

Gli altri Paesi agiscono per salvaguardare le proprie produzioni, mentre lโ€™Europa รจ oggi incapace di proteggere i suoi settori chiave.

Senza investimenti perderemo competitivitร , innovazione e slancio vitale.

Da un lato lโ€™Ue favorisce lโ€™ingresso di prodotti coltivati con pesticidi e sfruttamento del lavoro, dallโ€™altro massacra le nostre aziende con la burocrazia, accanendosi spesso su chi รจ piรน debole.

Non siamo contro gli accordi commerciali, ma servono reciprocitร  e regole uguali per tuttiโ€.

Per lโ€™occasione Coldiretti ha diffuso un manifesto programmatico che inizia con un netto no al Fondo Unico Agricolo:

servono risorse certe e regole distinte per la Pac, per garantire sicurezza agli agricoltori e cibo di qualitร  ai cittadini consumatori.

Serve anche lโ€™abrogazione della regola dellโ€™origine del codice doganale e lโ€™etichettatura obbligatoria con indicazione del Paese di provenienza, per fermare lโ€™inganno sul cibo ai danni dei consumatori.

Coldiretti denuncia anche la burocrazia Ue che schiaccia le aziende agricole. Lโ€™associazione richiede maggiori risorse per sostenere il reddito agricolo, garantendo cibo buono e distintivo contro lโ€™aumento degli ultra-processati, causa di malattie croniche.

Propone progetti territoriali con mercati contadini, scuole e mense per promuovere stili alimentari sani basati su prodotti naturali e locali. Considerato che gli agricoltori sono i custodi dellโ€™ambiente, servono risorse dedicate alle aree interne e montane per conservare il territorio.

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