di Andrea Giustini
A chi nel fine settimana frequenta il centro di Arezzo sarร capitato almeno una volta di vederlo in giro e chiedersi chi รจ. Asiatico, con gli occhiali, vestito sempre elegante.
E’ facile vederlo comparire in San Francesco o piazza Grande, venerdรฌ o sabato sera, mentre sorseggia un calice di vino. O piรน giรน, in via Madonna del Prato, nei pressi del locale Liquid. La sua costante:
ha sempre il telefono in mano e sembra perennemente in diretta su qualche social network. Si chiama Hong Zili ed รจ un tik toker cinese con qualcosa come mezzo milione di followers, a quanto si dice.

La redazione di ArezzoWeb Informa, incuriosita come molti aretini, ha deciso di incontrarlo per scambiarci due parole, facendo una delle cose che piรน piace a Hong: bere un buon bicchiere di vino rosso.
ยซAdoro il vino toscano e italiano – ha esordito sedendosi alle Terre di Piero -, รจ una delle mie grandi passioniยป.
Passione che รจ anche un’occupazione. Arrivato in Italia nel 1984, quando ancora era solo un ragazzino, Hong ha lavorato molti anni nel settore della ristorazione.
In seguito ha deciso di aprire un’attivitร con alcuni amici cinesi e occuparsi proprio della condivisione con il Dragone delle eccellenze vinicole del nostro Paese. ยซImportiamo il miglior vino italiano in Cina.
Prima non c’era molto interesse per questo tipo di prodotto. Le persone erano piรน legate a bevande tradizionali, della loro regione. Ma ora con l’avvento delle tecnologie e dei social รจ un mercato che sta sempre di piรน espandendosi in Asiaยป.
Gli chiediamo della sua attivitร di tik toker. Com’รจ nata, se ha qualche finalitร di marketing o se รจ legata al suo lavoro.
ยซNo quella di Tik Tok non รจ un’attivitร lavorativa, รจ una passione. Tutto รจ nato casualmente, grazie a un mio amico che giร lo usava. Io prima – sorride Hong – nemmeno sapevo che esistesse Tik Tok.
Mi impegno molto, appena ho un po’ di tempo libero accendo e vado in direttaยป. La versione cinese dell’applicazione รจ diversa rispetto a quella europea e Hong Zili ha dovuto chiedere un’autorizzazione per poterla utilizzare anche qui in Italia.
Lo fece due anni fa per via della pandemia, con l’obbiettivo di mostrare ad amici e connazionali cosa stesse succedendo dall’altra parte del mondo. Ma con il tempo l’uso di Tik Tok ha preso tutta un’altra piega.
ยซE’ diventato un piacere per me. Quello che faccio รจ condividere le tradizioni, l’arte e la cultura di una parte del mondo con l’altra. Far vedere le bellezze che abbiamo qua in Toscana, ad Arezzo. Ma anche quelle che sono a Firenze.
Anche perchรฉ dopo quasi tre anni di pandemia i turisti sono pochi. E far diventare in qualche modo turista qualcuno che รจ lontano chilometri e chilometri รจ una cosa molto bellaยป.
Potremmo infatti descrivere Hong come una specie di guida turistica social di Arezzo: รจ questo che lui fa su Tik Tok. ยซMi sono messo a studiare tutto di Arezzo, come uno scolaro.
Quando vado in diretta io spiego e racconto tutto: le abitudini, il cibo, il modo di vestire, tutto ciรฒ che fa parte della cultura aretina ed italiana. Dico ad esempio che Arezzo รจ nata come cittร etrusca, e i miei followers chiedono: “cosa sono gli etruschi?”.
Parlo di Piero della Francesca, di Francesco Petrarca, di Giorgio Vasari. E loro rimangono stu…ยป si interrompe un attimo nel tentativo di beccare la parola italiana. Dopo poco glie la suggeriamo noi: “stupiti”.
ยซSi! Stupiti, loro rimangono stupiti! Perchรฉ da loro non c’รจ nulla di simile, รจ tutto diversoยป.
Hong รจ sempre rimasto colpito dai dipinti di Piero nella basilica di San Francesco. E una volta era entrato nella chiesa con l’intenzione di dedicargli proprio una diretta, mostrandoli e spiegandoli ai suoi followers.
ยซStavo per iniziare ma mi hanno subito detto che non si poteva fare. Nell’ultimo periodo sto pensando di chiedere un’autorizzazione per fare una piccola diretta speciale proprio da dentro la chiesaยป.
Ma la condivisione con i cittadini cinesi non si ferma solo alle opere d’arte o al cibo: รจ per questo che Hong Zili si avventura nel weekend aretino col telefono in mano.
ยซIo la sera esco per far vedere come i giovani di Arezzo passano la serata, perchรฉ รจ tutto diverso da noi in Cina. Faccio vedere che lร da noi non c’รจ questo:
qui i ragazzi prendono un bicchiere di vino e passano tutta la serata di fronte a un locale, a ridere e scherzare. Gli basta questo. E alla gente piace vederlo, chiedono: “Ma come?
A loro piace fare cosรฌ? Non mangiano niente assieme al vino?”. Oppure: “cosa fanno lรฌ in piedi tutti insieme? Perchรฉ non si siedono?”ยป.
In genere, racconta Hong, i ragazzi cinesi si siedono la sera ed accompagnano il vino o le bevande tipiche con un po’ di manzo, o magari dei pesciolini fritti.
ยซMolti non sanno nemmeno dove sia Arezzo. Ma nemmeno dove sia l’Italia. E io devo spiegare tutto, dalle basi proprio: gli dico che l’Italia รจ una penisola in Europa, che assomiglia a uno stivale!ยป e scoppiamo a ridere insieme.
Infine gli chiediamo del numero dei suoi followers. Le voci dicevano fosse piuttosto alto, ma lui fa il modesto. ยซOra non ne ho tanti. E’ una cosa che va fatta con costanza.
Ma noto che lo sforzo maggiore รจ all’inizio: piรน followers hai piรน cresci velocemente. E ora sto andando velocissimoยป.
Alla nostra richiesta allora di essere piรน specifico Hong Zili dice che “non sono un milione”, avendo in mente canali o tik toker cinesi piรน famosi. ยซMa diciamo che sono circa 500 mila. Per il Tik Tok cinese tuttavia sono “pochi”ยป.
ยซCiรฒ che a me piace fare รจ far incontrare culture diverse nella bellezza. Quello che ho imparato arrivando qui in Italia e poi usando Tik Tok รจ che se vuoi fare amicizia con gli altri, spingerli a capire, conoscere ed apprezzare te, ma anche la tua cultura di origine, devi essere tu il primo a mostrare qualcosa di bello: basta anche un sorriso.
Quando da ragazzo lavoravo nei ristoranti, uscito, non andavo a riposarmi. Mi fiondavo subito al bar e andavo in mezzo alla gente. Perchรฉ volevo capire.
E spesso perรฒ non capivo nemmeno che cosa dicevano le persone, ma non importava poichรฉ vedevo che la gente mi accoglieva comunque. Sorridevo e cosรฌ loro: anche se ancora non mi conoscevano comprendevano che ero “un amico”ยป.