Cherici lascia Azione e fonda E-Lab: “Serve una politica liberale”

Lโ€™avvocato aretina spiega le ragioni dellโ€™addio al partito di Calenda e lancia lโ€™associazione E-Lab per ricostruire il dialogo tra cittadini e politica

Lucia Cherici, volto noto del panorama politico e professionale aretino, ha spiegato in unโ€™intervista a La Voce Libera le motivazioni che lโ€™hanno portata a lasciare il partito di Carlo Calenda, dove ha ricoperto il ruolo di responsabile della segreteria provinciale del partito e, a livello regionale, dei diritti civili. โ€œLa passione รจ finitaโ€, ha dichiarato, paragonando la sua rottura con Azione a un divorzio: โ€œNon mi riconoscevo piรน nel progetto. รˆ stato tradito lo spirito liberale inizialeโ€.

Cherici ha sottolineato come la mancanza di condivisione e democrazia interna, lโ€™isolamento politico di Azione e lโ€™allontanamento dai territori abbiano minato la credibilitร  del partito. โ€œNon si puรฒ fare politica per simpatia personale. Serve una visione chiaraโ€, ha detto, ricordando anche la delusione per la mancata affermazione di Giulia Pastorella alla segreteria.

Dopo lโ€™uscita, lโ€™avvocato ha fondato, insieme a Vincenzo Totaro, lโ€™associazione E-Lab, un laboratorio di idee di matrice liberale nato per ascoltare e dare voce alle esigenze del territorio. Lโ€™associazione ha giร  firmato il manifesto del Partito Popolare Europeo con Forza Italia, intraprendendo un dialogo con le realtร  politiche locali.

โ€œE-Lab nasce per costruire, non per protestareโ€, ha dichiarato Cherici. Lโ€™obiettivo รจ ridare centralitร  al cittadino, partendo da temi concreti come la coesione sociale, lโ€™integrazione urbana, il rilancio del commercio di prossimitร  e il sostegno allโ€™imprenditoria locale. โ€œSenza impresa non cโ€™รจ lavoro โ€“ ha affermato โ€“ e il commercio รจ presidio di sicurezza oltre che valore economico e sociale.โ€

Unโ€™altra prioritร  evidenziata da Lucia Cherici riguarda il tema della sicurezza urbana, strettamente legato al sostegno del commercio di prossimitร . ยซI negozi sono presรฌdi sociali โ€“ ha affermato โ€“ e quando le serrande restano alzate, si tutela anche la sicurezza dei quartieriยป. Secondo Cherici, il contrasto al degrado passa anche attraverso la valorizzazione del tessuto commerciale, che deve essere difeso da una burocrazia opprimente e da una concorrenza incontrollata. Lโ€™associazione ELAB si impegna a farsi portavoce di queste istanze, ascoltando le realtร  locali e rilanciando una visione della cittร  come spazio coeso e sicuro, dove impresa, lavoro e cittadinanza collaborano per il bene comune.

Durante lโ€™intervista, Cherici ha posto lโ€™accento sullโ€™importanza di riattivare il dialogo tra politica e cittadini, proponendo un modello di partecipazione basato sullโ€™ascolto e la condivisione. โ€œI partiti devono tornare a essere strumenti di democrazia, non contenitori di personalismiโ€, ha dichiarato, evidenziando come ELAB voglia colmare il divario tra istituzioni e cittadini, anche attraverso eventi tematici sul territorio, a partire da quello dedicato al mondo dellโ€™impresa.

Un altro nodo affrontato รจ stato quello delle infrastrutture e del decoro urbano, soprattutto nelle periferie: โ€œArezzo merita piรน cura e piรน ascolto. Non possiamo accontentarci di parchi abbandonati e serrande abbassateโ€, ha detto Cherici, che ha promesso un impegno concreto per riportare attenzione sulle fragilitร  economiche e sociali, troppo spesso dimenticate. โ€œServe una politica che risolva problemi reali, non che speculi sulle difficoltร  delle personeโ€.

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