Inaugurato il restauro del portale meridionale della Cattedrale dei Santi Pietro e Donato, il piรน antico e simbolico del Duomo di Arezzo, che a causa del materiale effimero (arenaria), della vetustร e degli agenti atmosferici, si stava irrimediabilmente sgretolando.
Lโintervento, iniziato a settembre 2023 e concluso a dicembre 2023, ha cercato di arrestare il processo di degrado e valorizzare quanto ancora si conservava ed รจ stato possibile grazie alla sensibilitร dellโAssociazione Nazionale Comunitร Sociali e Sportive (ANCos) Aps in collaborazione con Confartigianato Imprese Arezzo. Il lavoro, autorizzato e seguito sotto lโalta sorveglianza della Soprintendenza Archeologica Belle Artiย eย Paesaggioย di Siena Grosseto e Arezzo, รจ stato eseguito da restauratori qualificati per il lapideo e gli affreschi, si tratta di Sandro Ceccolini, Matteo Nardella e Luca Russi.
Nellโoccasione รจ stato restaurato anche lโimponente e antico portone ligneo – riferibile al XVII secolo – dalla ditta Antica Maniera di Marco Santi, grazie al fondamentale contributo di Graziella Holding.
โLโantico e maestoso portale della nostra Cattedrale si stava irrimediabilmente sbriciolando โ spiega Serena Nocentini, direttrice dellโUfficio diocesano per i Beni Culturali e lโArte Sacra โ cosรฌ come il pregevole portone ligneo era ormai inaridito. Ed รจ per questo che voglio ringraziare la particolare sensibilitร di ANCos, Confartigianato Imprese Arezzo e di Graziella Holding, i quali contributi hanno permesso questi delicati e improcrastinabili interventi di restauro. Sul gruppo scultoreo in malta di cocciopesto โ una tecnica particolare e di tali dimensioni unico esemplare in Italia – sono emerse tracce di policromia e di rifiniture in oro.
Con ogni probabilitร , in antico, le sculture dovevano apparire come preziose e raffinate opere di oreficeria, ornate di pietre e vetri colorati. Di particolare interesse il volto del beato Gregorio X Papa, morto ad Arezzo nel 1276 (grazie al suo lascito sโiniziรฒ la costruzione della nuova Cattedraleย intramoenia), le cui fattezze furono attentamente studiate e diligentemente modellate dallโanonimo scultoreโ.
โAbbiamo ricevuto la segnalazione della possibilitร di intervenire da parte del comitato provinciale di Arezzo di ANCos guidato da Angiolo Galletti e abbiamo deciso di sostenere questo progetto convintamente – spiega Bernardetta Cannas della segreteria nazionale ANCos Aps -. Si rischiava di perdere irrimediabilmente unโimportante parte della memoria storica di Arezzo, la storia del Duomo รจ la storia della cittร e ci pareva giusto intervenire. Una chiesa, per chi crede รจ legata a un bene superiore, per chi non crede rappresenta comunque unโopera dโarte che va mantenutaโ.
โLa scelta di sostenere il restauro – spiega Eleonora Gori in rappresentanza di Graziella Holding – ha trovato la piena approvazione di tutta la nostra holding, a partire proprio dal presidente onorario Graziella Buoncompagni che in passato, passando davanti al portone e notandone le condizioni, aveva giร evidenziato la necessitร di un intervento. La valorizzazione, la cura e la tutela del bello sono tra le finalitร del nostro agire quotidiano e la Cattedrale รจ tra le massime espressioni del bello della nostra cittร , dunque siamo orgogliosi di aver contribuito a un progetto che donerร nuova luce alla fiancata meridionaleย delย Duomoโ.
โCon soddisfazione โ afferma il vescovo Andrea Migliavacca – arriviamo a questa giornata con l’inaugurazione del portale e del portone del Duomo, memoria storica e segno di ricchezza artistica e anche di religiositร della nostra terra. ร compito nostro quello di conservare, custodire e mostrare il bello che la storia religiosa e l’arte della nostra Cattedrale ancora oggi possono raccontare, con tanta gratitudine per tutti coloro che hanno reso possibile questo interventoโ.
Il fianco sud della Cattedrale di Arezzo รจ caratterizzato dal maestoso portale in pietra arenaria impostato su un ampio arco a tutto sesto. Il vero portale, il piรน antico del Duomo aretino, voluto dal vescovo Guido Tarlati (1321-1327), fu realizzato tra il 1325 e il 1327 con probabili riferimenti stilistici e strutturali al portale maggiore del Palazzo dei Priori di Perugia e pertanto lo si attribuisce a maestranze umbre. Nei pilastri frontali sono scolpite, in bassorilievo le Allegorie dei Vizi (a sinistra) e delle Virtรน (a destra). Iniziando dal pilastro di sinistra, dal basso, un Santo vescovo (forse Satiro, primo vescovo dellโantica diocesi aretina), lโIngiustizia, lโIncostanza, lโIra, la Stoltezza, la Disperazione, lโInvidia e lโIdolatria. Sul pilastro di destra, iniziando sempre dal basso, san Donato, la Giustizia, la Mansuetudine, la Fortezza, la Prudenza, la Speranza, la Caritร e la Fede.
Ciรฒ che perรฒ attrae maggiormente lo sguardo รจ il gruppo di figure realizzate in stucco in malta di cocciopesto: a grandezza naturale due angeli che reggono il drappo alla figura centrale, la Madonna del latte. Maria, collocata allโapice del portale, fa riferimento alla sua verginitร ma soprattutto alla sua maternitร che sconfiggendo i vizi ed elevando le sue virtรน, apre al Figlio di Dio il cammino nel mondo. Ancora oggi, il pellegrino che varca la porta della Cattedrale aretina potrร cogliere questo importante messaggio: solo con la virtรน si conciliano i vizi, si ricompone lโanima e le si dร pace.
La Madonna รจ seduta in trono e affiancata a sinistra, dal vescovo patrono Donato, e a destra da papa Gregorio X. Nel timpano, sopra il gruppo scultoreo, nel 1648 lโaretino Salvi Castellucci dipinse ad affresco Dio Padre che crea il mondo.