Casucci-Veneri: “La Chimera tornerà in esposizione ad Arezzo”

“La Chimera tornerà periodicamente in esposizione ad Arezzo. Verrà realizzato un ciclo espositivo cadenzato nel tempo, un appuntamento ricorrente per rafforzare il legame tra il patrimonio storico, artistico e la comunità locale.”
 
Ad annunciarlo i consiglieri regionali di Noi Moderati, Marco Casucci, e di Fratelli d’Italia, Gabriele Veneri, dopo l’approvazione della loro mozione, in commissione Cultura del Consiglio regionale, che ha accolto un emendamento del Pd.
 
“Tale iniziativa favorirebbe una sinergia tra Comune di Arezzo, Fondazione Guido d’Arezzo, Fondazione Arezzo in Tour, Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Museo Archeologico Nazionale Gaio Clinio Mecenate di Arezzo, Museo della Vita d’Arezzo, Ministero della Cultura, ponendosi come modello di collaborazione per la   del patrimonio storico e artistico – sottolineano Casucci, primo firmatario della mozione, e Veneri -.
 
La presenza della Chimera in occasione della mostra “Vasari.
 
Il Teatro delle Virtù”, ha contribuito a rafforzare il già stretto legame tra il patrimonio archeologico etrusco e l’identità culturale contemporanea, a promuovere la conoscenza storica e il turismo culturale sul territorio.
 
L’opera è un potente strumento di promozione del patrimonio toscano e aretino, capace di far dialogare il passato e il presente.”
 
“Sono quanto mai orgoglioso per l’approvazione, da parte della commissione Cultura del Consiglio regionale, di un atto così significativo per la città di Arezzo.
 
La Chimera tornerà periodicamente in città. Nel corso dei secoli, la Chimera ha assunto un significato centrale per la città, diventando il simbolo identitario della comunità.
 
Incarna l’eccellenza artigianale e il patrimonio storico della nostra regione.” dichiara il consigliere Casucci.
 
“La Chimera è l’immagine stessa della tradizione artigiana dell’oreficeria che ci è stata tramandata direttamente dagli Etruschi, e ci auguriamo che vedere, con i propri occhi, con quale maestria è stato realizzato questo bronzo ispiri i giovani ad imparare i mestieri artigiani che per noi sono motivo di orgoglio – dichiara Veneri -.
 
Ringraziamo la Quinta Commissione, di cui sono membro, per avere approvato l’atto. Adesso aspettiamo che la Regione si attivi quanto prima per realizzare gli impegni contenuti nel nostro atto.”
 
La Chimera di Arezzo è una scultura in bronzo risalente al V-IV secolo a.C., attribuita alla civiltà etrusca.
 
Fu scoperta nel 1553 nei pressi della Porta San Lorentino ad Arezzo, durante i lavori di scavo voluti da Cosimo I de’ Medici, il quale riconobbe immediatamente il valore artistico e simbolico dell’opera.
 
La sua scoperta, avvenuta nel pieno Rinascimento, rappresentò un momento cruciale per il recupero delle radici della Toscana e per il rafforzamento dell’identità culturale locale.

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