Caso Ferragni-Balocco: Codacons ha presentato esposto alle procure di Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato, Siena e Firenze

Sul caso Ferragni-Balocco il Codacons chiama in causa anche le Procure della Repubblica della Toscana (oltre a 104 Procure di tutta Italia), con un esposto presentato oggi alla magistratura di AREZZO, GROSSETO, LIVORNO, LUCCA, MASSA, PISA, PISTOIA, PRATO, SIENA, FIRENZE in cui si chiede di aprire indagini sul territorio per la possibile fattispecie di truffa aggravata a danno dei consumatori.

Si legge nella denuncia dellโ€™associazione inviata alle Procure locali:

โ€œLa campagna promozionale invitava ad acquistare un pandoro Balocco-Ferragni e spronava all’acquisto facendo capire che il ricavato della vendita sarebbe andato interamente in beneficenza. Tutti i messaggi veicolati al pubblico per presentare lโ€™iniziativa benefica (il comunicato stampa, una pagina sul sito www.balocco.it con lโ€™indicazione della finalitร  della partnership, i post e le stories pubblicate dalla Signora Chiara Ferragni), sono stati realizzati associando le vendite del Pandoro griffato Ferragni al reperimento dei fondi utili alla donazione allโ€™Ospedale Regina Margherita di Torino, pur nella consapevolezza che la donazione era stata fatta mesi prima dellโ€™inizio delle vendite dellโ€™indicato Pandoro.

Appare evidente e doveroso un intervento da parte delle competenti Autoritร  per accertare ed in caso sanzionare le pratiche commerciali sopra denunciate in quanto, sulla scia dei sentimenti solidaristici ed alla sensibilitร  verso le cure per poveri bambini bisognosi, sono stati indotti comportamenti commerciali (l’acquisto di un determinato Pandoro limited edition). Nello specifico la modalitร  di presentazione della campagna per la vendita del pandoro limited edition รจ risultata ingannevole ed aggressiva, in spregio ai consumatori, i quali sarebbero tati sensibilmente influenzati nella loro capacitร  decisionale, soprattutto alla luce della destinazione dei ricavati ai bambini gravemente malati. Ingannevole in quanto essa induce o comunque รจ risultata idonea ad indurre in errore il consumatore medio inducendolo ad assumere una decisione di natura commerciale che altrimenti non avrebbe preso o che comunque non avrebbe preso con l’auspicio di concorrere per le cure pediatriche di patologie gravissimeโ€.

Per tali motivi il Codacons ha chiesto alle procure โ€œdi voler utilizzare ogni strumento investigativo consentito dalla legge e dal rito allo scopo di predisporre tutti i controlli necessari per accertare quanto esposto ed in caso positivo di verificare il configurarsi di eventuali illeciti e responsabilitร  penali e quindi la sussistenza dei presupposti per la contestazione del reato di truffa aggravata ovvero altre fattispecie penalmente rilevanti, oltre che, in caso affermativo, di esperire lโ€™azione penale nei confronti di eventuali autori/responsabili di fatti penalmente rilevantiโ€.

Alla Guardia di Finanza il Codacons ha chiesto di porre sotto sequestro i conti delle societร  legate a Chiara Ferragni a tutela delle azioni di rivalsa da parte dei consumatori che hanno acquistato il pandoro griffato, i quali, anche in assenza di scontrino, possono chiedere la restituzione di quanto pagato inviando una mail allโ€™indirizzo info@codacons.it  

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