“Le recenti segnalazioni e notizie pervenuteci, fino a quella relativa a un gatto che rischiava di essere affogato, spingono a una condivisione e a una rassicurazione:
la condivisione è per le parole spese dalle associazioni di tutela degli animali, per le quali l’educazione al rispetto deve vigere innanzitutto all’interno delle pareti domestiche.
Un animale non è un obbligo ma un gesto di affetto nel momento in cui si accoglie in casa e un’assunzione responsabilità quando siamo chiamati ad accudirlo e rispettarlo.
Perché una forma di violenza altrettanto crudele è quella di abbandonare un cane o un gatto dopo averlo, ad esempio, adottato.
Per quanto riguarda invece la rassicurazione da dare, essa è relativa al nucleo di tutela della polizia municipale, costantemente impegnato nel contrasto a ogni forma di maltrattamento e che dai due componenti iniziali abbiamo portato a quattro.
La loro attività si concretizza in controlli sul territorio, indagini su segnalazioni di abusi e interventi di soccorso in situazioni di emergenza.
In questo, l’assessorato e gli agenti si avvalgono della collaborazione delle guardie zoofile dell’Oipa, organizzazione con la quale abbiamo da tempo stipulato una preziosa convenzione.
Ricordo, a proposito di norme che regolano la materia, che ogni forma di maltrattamento ai danni degli animali è un reato punito dalla legge e che quindi non ci sia troppo da scherzare.
Invito infine la cittadinanza a collaborare attivamente segnalando eventuali criticità alla stessa PM: tutti insieme possiamo assicurare il benessere degli animali sul territorio”.

