Buche e a fari spenti nella notte

E guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedereย se poi รจ tanto difficile morire

Purtroppo, non รจ tanto difficile morire. Lo dicono i numeri che certificano i tanti incedenti mortali che rendono tristemente tragiche le cronache sulle nostre strade. 

Allora, come la famosa canzone โ€œEmozioniโ€ del compianto e grande artista Battisti dove il senso della fine e la voglia di fare follie, come guidare come un pazzo a fare spenti nella notte, รจ vinto dalla speranza di ritrovar sรฉ stesso e dare un senso alla vita, รจ auspicabile che sulle nostre strade, teatro troppo spesso di stragi e comportamenti irresponsabili e indisciplinati, il buon senso e lโ€™educazione vincano per la salute e la sicurezza dei cittadini e coerentemente con quello spirito civico che dovrebbe caratterizzare un paese moderno e civile. 

Se lโ€™auspicio per una maggiore attenzione ed educazione dei protagonisti della strada รจ auspicabile e inevitabile, altrettanto fondamentale รจ un rinnovato senso di responsabilitร  istituzionale delle pubbliche amministrazioni con il loro impegno che vada oltre i controlli, che spesso palesano piรน lโ€™obiettivo di far cassa, per mantenere la viabilitร  in condizioni di percorrenza sicure ed adeguate.

Disseminate sulle strade le buche rappresentano un fenomeno diffuso e di proporzioni sempre piรน ampie, che denotano uno stato indecoroso della nostra viabilitร  e certificano lo scarso livello dellโ€™attivitร  di manutenzione, con incalcolabili rischi per la vita e la salute dei cittadini ed elevati costi sociali. 

Strade “gruviera” mettono a rischio la circolazione e denotano un stato di degrado non certo lusinghiero e all’altezza del prestigio della cittร  di Arezzo 

Non fa eccezione neppure il nostro territorio che in contraddizione con gli importanti ed apprezzabili investimenti in atto nella gestione della viabilitร , come testimoniano i cantieri aperti con i relativi disagi in termini di traffico, รจ percorso da strade popolate da troppe buche che rendono la circolazione pericolosa e difficoltosa. 

Una situazione ingiustificabile, considerando che la cura delle strade e della viabilitร  in generale dovrebbe essere governata con politiche ed attivitร  virtuose e costanti nel tempo e diventare esempio ed incentivo per promuovere quella necessaria educazione stradale la cui efficacia attuale รจ ancora troppo limitata. 

Educazione stradale che non puรฒ prescindere dalle sole misure โ€œrepressive, sanzionatorieโ€ e di controllo in generale e con la stessa che non puรฒ sopperire le mancanze delle amministrazioni preposte alla gestione e alla sicurezza della viabilitร . 

“Ciclisti” a fari spenti nella notte

Non รจ, perรฒ, solo la questione delle buche a preoccupare la viabilitร  cittadina nel nostro territorio, che evidenzia, peraltro,  un deplorevole stato di degrado, ma la diffusione di un fenomeno che apparentemente banale รจ molto pericoloso come lโ€™utilizzo nelle ore notturne di biciclette sprovviste ovvero dotate di inadeguati segnalatori luminosi. 

Con lโ€™aumento dellโ€™uso della bicicletta anche per recarsi al lavoro o svolgere attivitร  come quella di rider nelle strade cittadine ed extraurbane secondarie, troppo spesso si incontrano allโ€™imbrunire e nelle ore notturne questi mezzi di locomozione precorrere le nostre strade pericolosamente a fari spenti.

Pedalare in generale, che sia in cittร  o fuori, per svago o per lavoro richiede un gran senso di responsabilitร  e comportamenti virtuosi, soprattutto in un contesto di mobilitร  ancora troppo centrato sulle esigenze dellโ€™auto e rispetto al quale auspichiamo in un cambio di passo significativo verso una maggiore e moderna razionalizzazione della viabilitร  con edificanti e concreti progetti di mobilitร  sostenibile locale. 

Circolare in bicicletta aiuta a sostenere la mobilitร  e lโ€™ambiente, ma รจ importante farlo nel rispetto delle regole per sostenere prima di tutto la vita. 

Pertanto รจ necessario incentivare consapevolmente l’investinenti in sicurezza e in educazione stradale, sensibilizzando la cittadinanza anche rispetto lโ€™impatto positivo della mobilitร  alternativa che puรฒ apportare un contributo significativo anche alla transizione ecologica. 

Per una vivibilitร  e mobilitร  sostenibile รจ necessario investire in controlli e  prevenzione, con particolare attenzione alla gestione della manutenzione.

Non basta contrastare i comportamenti maleducati e spericolati, ma sono necessari investimenti responsabili e virtuosi nelle infrastrutture e nella cultura della mobilitร  sostenibile, anche attraverso collaborazioni con enti ed associazioni di diversa natura, da parte delle istituzioni pubbliche, troppo spesso protagoniste di sperperi e di una cattiva gestione delle risorse pubbliche.

Degna di nota lโ€™iniziativa dedicata alla sicurezza stradale in seno al progetto itinerante Sara Safe Factore che ha fatto tappa ad Arezzo e rivolta ai giovani studenti di alcune scuole superiori del nostro territorio, a cui ho partecipato e potuto apprezzare gli interessanti interventi, tra cui quello del comandante della Polizia Municipale di Arezzo, dr. Aldo Poponcini, particolarmente sensibile, anche come genitore, alla sicurezza dei ragazzi e alla loro formazione civica e stradale. 

Il suo รจ stato un appello accorato alla prudenza, al rispetto delle regole e alla necessitร  di prevenire attraverso unโ€™azione di sensibilizzazione e di educazione alla sicurezza stradale tesa a coltivare e maturare quella consapevolezza inevitabile per muoversi responsabilmente. 

Un plauso agli organizzatori dellโ€™evento, Aci e Sara assicurazioni, che con il loro progetto di portata nazionale, si impegnano a diffondere lโ€™educazione stradale per una guida e una mobilitร  corretta e responsabile. 

Non ci resta che sperare che le amministrazioni competenti nel territorio della nostra provincia contribuiscano con il loro tempestivo e responsabile intervento a rimuovere le principali criticitร  della viabilitร , tra cui le buche che sono pericolose e non rendono giustizia neppure allโ€™immagine di un territorio accogliente e sempre piรน apprezzato a livello turistico per il suo patrimonio paesaggistico, culturale, artistico e storico. 

In fondo, lโ€™esempio deve venire dallโ€™alto e una politica piรน edificante e meno โ€œsperperonaโ€ deve farsi carico della responsabilitร  del ruolo, con la consapevolezza dellโ€™importanza di: 

  • promuovere concretamente il cambiamento verso lโ€™utilizzo di comportamenti quotidiani sostenibili e un utilizzo sempre piรน diffuso della bicicletta, creando un contesto che valorizzi una tale evoluzione in termini di mobilitร  sicura; 
  • investire nelle infrastrutture e recuperare la centralitร  della manutenzione delle strade e del territorio in generale preoccupantemente segnati da un degrado ambientale e civico ingiustificabile in un Paese civile.

Non bastano i problemi contingenti legati ad una crisi profonda e strutturale per legittimare un tale stato delle condizioni stradali e tantomeno diventare pretesto per giustificare le difficoltร  a garantire una sana e responsabile gestione della cosa pubblica, considerando anche lโ€™opinabilitร  di certe spese di dubbio valore sociale e pubblico.  

 Al di lร  delle specifiche responsabilitร , non vi รจ dubbio che solo condividendo e partecipando tutti con spirito civico e di comunitร  possiamo garantire una vivibilitร  e una mobilitร  sostenibile, con la consapevolezza che le regole e il loro rispetto vincono sempre nel segno dellโ€™educazione, della sicurezza e soprattutto del valore della vita. 

La vita vale molto di piรน di pochi euro per dotare la propria bicicletta di un segnalatore luminoso e un’attivitร  politica nobile e responsabile non puรฒ scivolare dentro una buca: buon viaggio per le vie della nostra splendida cittร .

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